Quanto costa uno yacht: dall’acquisto al mantenimento

quanto costa uno yacht

Se escludiamo le imbarcazioni più piccole, l’acquisto di uno yacht di lusso è una spesa importante che comporta un grosso esborso iniziale e una costante spesa da sostenere per mantenere l’unità in acqua e soprattutto in efficienza. Quanto costa uno yacht? In questo articolo analizzeremo i costi a partire dalle misure più piccole fino alle navi da diporto.

Indice dei contenuti

  • 1 Quanto costa uno yacht di lusso e perchè
  • 2 Quanto costa mantenere uno yacht
  • 3.1 Minorchina 54
  • 3.2 Absolute 58 Fly
  • 3.3 Cranchi 56 HT
  • 4.1 Riviera 5800 Sport Yacht
  • 5.1 Sunseeker 75
  • 5.2 Riva 76 Perseo
  • 5.3 Fairline 78 Squadron
  • 5.4 Azimut 80
  • 5.5 Cantieri di Sarnico 80 Grande
  • 5.6 Pershing 82
  • 6.1 Chopi Chopi by CRN Gruppo Ferretti
  • 7 Lo yacht più grande del mondo

Secondo wikipedia con il termine yacht (o panfilo) vengono indicate navi da diporto di modeste dimensioni e superiori ai 24 metri di lunghezza aventi alloggi eleganti e confortevoli.

Quanto costa uno yacht di lusso e perchè

Ma cosa fa di uno yacht un bene così costoso? Non solo l’esclusività di possederlo, ma per la sua costruzione sono necessari mesi (spesso anni) di lavoro, manodopera specializzata, materiali pregiati, motori potenti, strumentazione e accessori, abili designer, studi di stabilità e idrodinamica, adempimenti per la messa in opera e la sicurezza.

A parità di misura, uno yacht a motore è più costoso di uno yacht a vela perchè la componente motori ha un peso maggiore sia in termini di spesa che di struttura. Le dimensioni fanno lievitare il prezzo d’acquisto in modo esponenziale e non proporzionale. Se ad esempio tra un 48 piedi ed un 50 piedi (stesso cantiere) ci fossero 100 mila euro di differenza, tra un 50 piedi ed un 52 piedi potrebbero esserci 300 mila euro di differenza.

La nostra ricerca vuole essere ampia e a campione. Partirà da barche di circa 15 metri fino ad arrivare allo yacht più grande del mondo. I prezzi indicati si riferiscono a barche nuove , sono frutto di una nostra indagine, potrebbero non corrispondere con il valore esatto e si riferisco alle offerte “standard” e quindi optional esclusi.

Quanto costa mantenere uno yacht

I costi di mantenimento di uno yacht di lusso  sono elevati e difficilmente preventivabili a priori . Imbarcazioni così grandi (oltre i 22/24 metri) hanno bisogno dell’equipaggio (almeno un comandante e un marinaio) e di cure costanti. Come tutte le imbarcazioni necessitano di assistenza allo scafo, ai motori, agli impianti, agli interni. Spesso, durante l’estate, sostano in marina prestigiosi che hanno notevoli costi e consumano molto carburante . Bisogna inoltre considerare i costi di invernaggio e rimessaggio durante l’inverno.

Da 15 ai 18 metri

Entry-level per essere considerato uno yacht, la fascia tra i 15 e 18 metri è forse la più popolata. Troviamo imbarcazioni che offrono almeno 2 cabine comode e una terza più sacrificata.

Minorchina 54

quanto costa uno yacht minorchina 54

prezzo € 766.648 iva compresa

Con una lunghezza di 16,50 metri, Il 54 piedi di Sasga Yachts si distingue per le linee classiche del gozzo e per la filosofia di andare per mare a motore ma senza rincorrere le prestazioni. Consumi ridotti, questo yacht ospita 6 persone in 3 cabine. E’ compresa una cabina marinaio a prua con bagno dedicato.

Absolute 58 Fly

quanto costa uno yacht absolute 58 fly

prezzo € 1.207.800 iva compresa

17,24 metri per questo 58 piedi di casa Absolute ,  la trasmissione IPS-800 offre una manovrabilità accellente in ogni condizione, bassi consumi e silenziosità.  Design e spazi ottimizzati, questo yacht accoglie nel lusso fino a 6 ospiti in 3 accoglienti cabine con bagno.

Cranchi 56 HT

quanto costa uno yacht cranchi 56 ht

prezzo € 1.104.490 iva compresa

Misura 17,20 metri questo open del cantiere Cranchi , moderno dalle linee ricercate, è spinto da due motori IPS Volvo Penta che assicurano confort e prestazioni uniche. 3 cabine e 2 bagni per accogliere 6 ospiti. Una chicca il prendisole ricavato sull’hardtop.

Da 18 ai 20 metri

Per comprare uno yacht incluso in questo range il budget deve essere abbondantemente sopra il milione di euro. Troviamo infatti unità costruite con assoluta maestria e che necessitano di tante ore di costruzione e ricerca.

Riviera 5800 Sport Yacht

quanto costa uno yacht riviera 5800

prezzo circa € 1.609.920 iva compresa

Riviera è un cantiere nautico che realizza barche solide  dalle spiccate doti marine, capaci di affrontare qualsiasi condizione del mare. 19,30 metri per questo 5800 Sport (oggi fuori produzione sostituito dal 6000 Sport), 4 cabine e 3 bagni. Un design senza tempo.

Da 20 a 30 metri

Per comprare uno yacht incluso in questo range il budget deve essere abbondantemente sopra i due milioni di euro . Troviamo infatti unità costruite con assoluta maestria e che necessitano di tante ore di costruzione e ricerca. Al di sopra dei 24 metri non parliamo più di imbarcazioni ma di navi da diporto . Le navi da diporto sono assoggetate ad una normativa specifica e richiedono obbligatoriamente l’equipaggio (aumentando così il costo di esercizio).

Sunseeker 75

quanto costa uno yacht Sunseeker 75

prezzo circa € 2.818.200 iva compresa

Fusione di stile ed eleganza per questo Sunseeker 75 Yacht , imbarcazione molto apprezzata dal design moderno. Le ampie finestre donano allo yacht luce e armonia. Sottocoperta trovano spazio 3 ampie cabine e due letti per ospitare comodamente fino ad 8 persone. Misura 23,02 metri – 34 nodi di velocità massima.

Riva 76 Perseo

quanto costa uno yacht riva 76 perseo

prezzo circa € 4.392.000 iva compresa

Uno yacht Riva si riconosce al primo sguardo, il 76 perseo (della famiglia Coupè di Riva Yachts) colpisce per la sua linea slanciata e il design ricercato delle murate. Proposto nel celebre colore Moon Grey , è lungo 23, 25 metri e raggiunge i 37 nodi di velocità. 3 cabine per uno yacht da sogno.

Fairline 78 Squadron

quanto costa uno yacht fairline 78 squadron

prezzo circa € 3.043.900 iva compresa

Il 78 Custom di Fairline Yachts è uno yacht elegante, raffinato, frutto di analisi, ricerca e di tutta l’esperienza del famoso cantiere inglese. Questa barca. che misura 24,37 metri, è completamente personalizzabile dall’armatore che può scegliere materiali e layout in collaborazione con il reparto tecnico.

quanto costa uno yacht azimut 80

prezzo circa  € 4.514.000 iva compresa

Uno yacht innovativo il nuovo 80 piedi di Azimut Yachts disegnato da Stefano Righini. 25,20 metri di lusso e tecnologia, un’accurata scelta dei materiali, questa nave è stata costruita secondo i più alti standard. 4 cabine per gli ospiti (armatoriale a centro barca) e 2 per l’equipaggio (comandante e marinaio).

Cantieri di Sarnico 80 Grande

quanto costa uno yacht sarnico 80 grande

prezzo circa € 4.941.000 iva compresa

E’ l’ammiraglia di Cantieri di Sarnico , l’unica dotata di flybridge. Nata dalla matita di  Nuvolari-Lenard, questo yacht offre grandi spazi esterni e interni. E’ lungo 23,84 metri – 1800 Hp di potenza che permettono alla barca di raggiungere fino a 42 nodi di velocità massima.

Pershing 82

quanto costa uno yacht pershing 82

prezzo € 5.868.200 iva compresa

Pershing – noto marchio del Gruppo Ferretti – è da sempre sinonimo di lusso e sportività. Il nuovo 82 è capace di prestazioni incredibili: 52 nodi di velocità massima, 42 di crociera. Dotato di flybridge con comandi e tutti i confort, ha 3 cabine ospiti e 2 letti per l’equipaggio.

Super yacht oltre i 30 metri

Chopi chopi by crn gruppo ferretti.

quanto costa uno yacht CRN

prezzo oltre € 80.000.000 iva compresa

E’ lo yacht più grande costruito da CRN , barca dell’anno a Genova nel 2013, un capolavoro di stile e tecnologia made in italy. Un totale di 5 ponti, ospita 12 persone e fino a 31 membri dell’equipaggio. Raggiunge i 16 nodi di velocità massima grazie a 2 motori Caterpillar.

Lo yacht più grande del mondo

prezzo circa 605.000.000 di dollari

Con 180 metri di lunghezza , il primato ad oggi spetta ad Azzam dei cantieri Lurssen . Questa vera è propria nave è stata costruita in meno di 3 anni ed appartiene a Khalifa bin Zayed Al Nahyan, presidente degli Emirati Arabi Uniti nonchè emiro di Abu Dhabi. Raggiunge una velocità di oltre 30 nodi che fanno di lui il super yacht più veloce al mondo .

quanto costa uno yacht Azzam da 180 metri

35 commenti

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Fa schifo solo perchè non c’è la piscina

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La piscina è all’interno

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Mi scusi, sul suo c’è la piscina?

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Ma se c’è il mare??!!

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no fa schifo perche costa poco.

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Meravigliosi

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Gioielli di ingegneria, stile, design. Incantevoli!

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Bellissimo articolo. Ma. Mancano gli yacht a vela

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Essere poveri é uno stato mentale xche vorremmo sempre ciò che nn possiamo possedere credo che Il proprietario ne vorrebbe uno più grande ancora di quello xche vogliamo sempre di più. C’è gente che nn sa nemmeno cosa sia avere qualcosa.. Nn è una critica ma un modo di vedere. Bisogna accontentarsi. E fare tesoro di quello che abbiamo.

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Che brutto esser poveri

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meraviglioso stupendo fantastico!

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Sono operaio….. guadagno 1300 eu al mese…. quante vite pensate ci possa mettere x comprarmelo…..

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420 vite hahahahah buona fortuna

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ma non ci avete detto il costo di manutenzione puro per un 50 metri (costo annuo)

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Ciao, stiamo preparando una revisione dell’articolo. Presto scriveremo anche dei 50 metri e oltre 😉

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in generale il costo complessivo per mantenere uno yacht (carburante, tasse , stipendio marinai, ecc) corrisponde al 10% annuo del prezzo di acquisto, qundi per uno yacht pagato 80 milioni di euro si spenderà circa 8 milioni di euro all’anno

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Salve. Ma avete parlato solo del prezzo d’ acquisto… e della manutenzione e del mantenimento nada??

A breve un nuovo aggiornamento ed una nuova classifica degli yacht più costosi al mondo… con uno spazio dedicato alla vela.

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Sono un insulto alla Povertà di noi persone comuni che abbiamo salari mensili da vergogna!!!!!!!!! Con i soldi speso per uno di questi “appartamenti galleggianti” si sfamerebbero milioni di bambini del terzo mondo!!!!!! Che schifo pensare che ci sia chi muore di fame e invece chi vive per ingozzarsi…..!!!!! W gli umani!!!! (meglio gli animali)

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questi gioielli sono capolavori d’ingegneria e e sono un vanto per il paese che li produce. Non sono un insulto alla miseria ma piuttosto opportunità di lavoro specializzato e benessere

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per la realizzazione di uno yacht di 40-50 metri viene dato lavoro a circa 10-15 persone come marinai, e altri 100-150 per la costruzione, che impiega dai 6 mesi all’anno( in base alla grandezza ovviamente). Quindi questi yacht sfamano centinaia di persone per la costruzione e marinai che lavorano lì. Quindi sono un doppio bene perchè accontentano i ricchi che hanno sudato per averli e i ” poveri ” che non se lo possono permettere. È sempre meglio informarsi prima di scrivere cose a caso.

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Purtroppo a sfamare le persone ci vorrebbero i governi……. Mi faccio il culo, studio come guadagnare tanto, certamente me la godo, come fanno da una vita i nostri governanti. E’ che non si avvera mai, mi sbatto per pochi spiccioli….. Beati loro che si sbattono per vivere bene… . e certamente avere belle cose e belle e brave persone intorno. In tv parlano sempre di poverta’ mentre un imprenditore vuole solo idee che non catturera’ mai dalla tv.

Non abbiamo che 1 vita. Almeno non tassateci pure i sogni.

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Non sono d’accordo sull’insulto alla povertà. anch’io non posso permettermi neanche un centesimo di quello che vedo, ma ci pensate senza di loro quanta gente morirebbe di fame ? sapete a quante persone danno lavoro per costruirli? pensaci ..sono persone come teche hanno fatto e fanno lavorare tantissima gente, immagino che tu lavori da qualche morto di fame. evviva comunque gli animali!!

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bello ma non tanto perché manca la piscina

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La soddisfazione di andar per mare non dipende da quanto grande é il mezzo , ma dalla soddisfazione di sentirsi parte di esso!!!

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Molto interessante e splendidi modelli!

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dovrebbero fare siti dove uno può andare a vedere l’italiano medio come fa ad arrivare all’inizio del mese, non alla fine in quanto lo stipendio arriva il 26…, e vedere chi più si arrangia x sopravvivere….. chissà se attirerebbero comuni mortali a visitarli……

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Una e, di proprietà , di un parlamentare del pd

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io da ragazzo avevo un materassino gonfiabile e mi divertivo lo stesso. Adesso da grande ce l’ho messa tutta per migliorare e credo di esserci riuscito. Ora ne ho due.

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ci sto facendo un pensierino, tra un po’ entra la tredicesima

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E’ un’offesa a chi lavora onestamente.Massimo rispetto agli arabi che se lo possono permettere,hanno il petrolio gratis da madre natura,ma quante ore deve lavorare una persona per guadagnare queste cifre da capogiro?Il giorno dura solo 24 ore!

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Fa schifo solo perché io ho un gommone da tre metri e 4 remi……..

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Quanta invidia che leggo!!! Sono ricchi e i ricchi son sempre esistiti ed è giusto così ! E basta…. ammirate la bellezza di questo panfilo e che se lo goda chi lo possiede. Comunque senza i ricchi non lavoreremmo…. aspetta che lo stato ci dia lavoro…. menomale che i privati esistono e ci danno benessere! Accontentiamoci di quello che siamo riusciti a fare ognuno nella e della propria vita. Ammirate il panfilo e godete della sua bellezza!

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consumo yacht 20 metri

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consumo yacht 20 metri

Quanto costa un superyacht, tutte le spese da considerare

consumo yacht 20 metri

Nel 2021 hai deciso di farti un bel regalo e vuoi sapere quanto costa un superyacht ? Ma anche quali sono le altre spese da affrontare ? Cerchiamo di fare chiarezza insieme.

A fare un’analisi di quanto costa un superyacht è il broker Edmiston . Secondo quanto segnalato, il prezzo medio richiesto nel 2019-2020 per un superyacht è stato di 8,1 milioni di euro . Bisogna però fare attenzione ad alcune variabili importanti, come le dimensioni e il tipo di yacht che si vuole acquistare. Il costo di un superyacht più vecchio e sotto i 24 metri può partire dai 150.000 euro. Ma si può arrivare a cifre decisamente più elevate, come ad esempio 175.000.000 euro.

Chiaramente, più lo yacht è piccolo e più basso sarà il prezzo. Il costo aumenta quando si prendono in considerazione superyacht di 24 metri o più, per arrivare a una media di 1 1,42 milioni di euro nella categoria 40-50 metri o di 24,15 milioni di euro nella categoria 50-70 metri , o ancora a una media di 81,2 milioni per yacht di oltre 70 metri .

Da considerare poi le caratteristiche : gli yacht semi-custom sono meno costosi rispetto ai mega yacht completamente personalizzati.

Ma nel momento in cui ci si domanda “ quanto costa un superyacht ?” bisogna anche valutare le differenze tra uno yacht a motore e uno yacht a vela . Nello specifico, il prezzo medio di uno yacht a motore nel 2019 risulta essere stato di 8,6 milioni di euro, rispetto ai 5,23 milioni di euro per uno yacht a vela.

Ci sono poi da valutare i costi della manutenzione e del carburante . Sul fronte della manutenzione e delle altre commissioni, si deve considerare una spesa annua di circa il 10% del valore dello yacht. Per quanto riguarda il carburante, secondo una ricerca di Towergate Insurance, un armatore di uno yacht di 71 metri paga circa 338.000 euro all’anno.

Ma non finisce qui. Bisogna infatti prendere in considerazione anche le tasse dei Marina e gli stipendi dell’equipaggio . Per quanto riguarda le prime, in relazione alle dimensioni del superyacht, si considera una spesa media annua di 295.000 euro. Per quanto riguarda i secondi, secondo Luxury Yacht Group, il costo per un Senior Master, con oltre 10 anni di esperienza come Capitano, di uno yacht da 52-61 metri va dai 10.100 ai 21.000 euro al mese.

Se comprare un superyacht è il sogno che si vuole realizzare, non resta dunque altro da fare che valutare quali sono i costi da considerare e prendere l’importante decisione. Con la certezza che un superyacht trasformerà in favola un piccolo pezzo della vostra vita.

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  • Consigli per navigare

Qual è il consumo di carburante dei diversi tipi di barche?

  • 1 Settembre 2023

barche su mare azzurro

Share the post "Qual è il consumo di carburante dei diversi tipi di barche?"

Il mondo delle barche e della navigazione è in continua evoluzione, e una delle sfide più pressanti riguarda il consumo di carburante. Che tu sia un proprietario o semplicemente interessato al noleggio di una barca, in questo articolo scopriremo come ridurre l’impatto ambientale e risparmiare sul tuo budget riducendo i consumi.

È quindi importante interessarsi a queste informazioni e capire come fare il calcolo del consumo di carburante prima di imbarcarsi. Tieni conto, tuttavia, che ogni barca è diversa e la spesa dipenderà da molti fattori.

Cosa c’è da sapere?

  • Carburante Bunker – utilizzato dalle grandi navi mercantili;
  • Diesel da pesca (GOP) per barche da pesca professionali;
  • Light Marine Diesel (DML) per imbarcazioni da diporto;
  • Benzina blu SP98 per imbarcazioni con motori a benzina.

motori della barca su mare cristallino

  • Jeanneau NC-11: mediamente 26 litri / ora di gasolio (2 × 200 cavalli);
  • Antares 36: mediamente 80 litri / ora di gasolio (2 × 300 cavalli);
  • Antares 13.80: 5 litri / ora di gasolio in media (2 x 480 cavalli)

Come ridurre il consumo di carburante durante la navigazione

1. non raggiungere la velocità di carena:, 2. navigazione in presenza di onde o corrente:, 3. mantieni lo scafo della tua barca pulito:, consumo di carburante per ogni tipo di barca.

  • Consumo di uno yacht : circa 90 litri / ora di gasolio (per lo yacht Prestige 36) e 500 litri / ora di gasolio (per uno yacht di 71 metri di lunghezza);
  • Consumo di una chiatta : 15 litri / ora di gasolio per una chiatta di 30 metri di lunghezza;
  • Consumo di un catamarano : tra 3,50 e 30 litri / ora e per passeggero per imbarcazioni tra 11 e 36 metri;
  • Consumo di una moto d’acqua : 10 litri / ora per un dispositivo da 160 cavalli.

barca motore ad altà velocità nel mare

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Quanto costa mantenere una barca: le spese che incidono di più

Quali sono i costi legati al mantenimento di una barca (a vela o a motore) durante tutto l’anno? Ecco tutte le spese necessarie.

Quanto costa mantenere barca? Possedere una barca è il sogno di tanti e sempre più spesso negli ultimi anni molte persone decidono di diventare armatori. Può essere un gommone, un motoscafo open, una barca a vela o un catamarano. L’importante è vivere il mare, cominciare a navigare, conoscere isole e coste, trascorrere in barca week end o addirittura le vacanze estive. Le barche infatti non sono solo un mezzo di trasporto, ma rappresentano un vero e proprio stile di vita di cui oggi più che mai si sente il bisogno.

C’è da dire che lo stesso mercato delle barche, specialmente quello usato, è molto più variegato e accessibile rispetto al passato e acquistare una barca non è più esclusivamente roba da ricchi. Per un buon gommone di seconda mano si possono spendere 8-10.000 euro, mentre per un motoscafo entro i 10 metri, la cifra raddoppia. Anche il costo di una barca a vela di 10-12.000 sempre usata, parte dai 15-20.000. Più complesso tuttavia è determinare quanto costa mantenere una barca a vela o una barca a motore, argomento che spesso però si rivela decisivo nella scelta di diventare o meno armatori. Qual è il costo per il mantenimento della barca, anche piccola? Quali sono le spese più comuni e importanti? Si può fare una stima approssimativa per decidere se ne vale davvero la pena? In questa guida cerchiamo di fare un po’ di chiarezza su questo tema per aiutarvi a capire la soluzione giusta per voi.

Leggi anche:  Quanto costa la barca d’inverno: ormeggio e rimessaggio

Costi mantenimento barca: perché è difficile calcolarli?

In questo articolo:

Perché è difficile stimare quanto costa mantenere una barca per esempio durante l’arco di un anno? Innanzitutto perché le voci di spesa sono diverse . Si va dall’ormeggio, alle spese di manutenzione ordinaria, dai costi di alaggio e varo a quelli dell’assicurazione, dalle spese per il rinnovo delle dotazioni di sicurezza, al prezzo del carburante. Come si intuisce facilmente peraltro questi prezzi possono variare sensibilmente da una stagione all’altra. Ad influenzare poi ciascuna voce di spesa è proprio il tipo di barca , dalla lunghezza al tipo di motorizzazione, lo stesso tipo di utilizzo, ma anche l’area geografica dove si naviga e dove si ha la base nautica; e ancora le proprie conoscenze e capacità tecniche nei lavori fai-da-te.

Per tali ragioni non esiste una formula esatta per calcolare quanto costa mantenere barca. I più esperti affermano che i costi annuali si aggirano intorno al 10 per cento del valore della barca. Anche se forse parlare di 5 o 6 per cento è un dato più realistico. In ogni caso è bene non scoraggiarsi, ma anzi approfondire l’argomento anche per scegliere magari il tipo di barca più adatta alle proprie esigenze. Fermo restando che il piacere di navigare è pur sempre impagabile. Vediamo allora, una per una, le voci di spesa per il mantenimento della barca.

Quanto costa l’ormeggio della barca in Italia

Una delle principali voci di spesa per il mantenimento della barca è l’ormeggio. Punto cruciale che fa la differenza è naturalmente la dimensione della barca, non solo la lunghezza dello scafo  ma anche il baglio massimo. Un conto è lo spazio che occupa un motoscafo open, altro è la superficie che serve a ospitare per esempio un catamarano. Altro fattore che condiziona il prezzo dell’ormeggio è l ’area geografica , ma anche il tipo di struttura dove stazionerà la barca e i servizi offerti. Ci sono località turistiche da sempre avvolte da un’aria glamour, come per esempio Porto Cervo o Portofino, Punta Ala e il Golfo dei Poeti, dove i prezzi stagionali sono in genere molto alti. E in generale per esempio un posto barca nel Tirreno costa meno di uno in Adriatico. Ma le tariffe cambiano molto anche tra un porto peschereccio e un marina turistico ricco di servizi per il diportista.

Alcuni diportisti fortunati, per esempio, possono accedere a un posto barca in concessione demaniale . In Italia i posti barca demaniali sono però pochi, circa 52.000. In questo caso però si può contare su uno spazio marino per la propria imbarcazione a un prezzo estremamente conveniente, perché le relative tariffe sono fisse e stabilite dal Ministero delle Infrastrutture. Si va secondo le zone dai 588 ai 2.375 euro annui a posto barca. Ma quanto costa mantenere una barca da 5 metri in sù?

I prezzi del posto barca in Italia

Mediamente in Italia per un natante a vela o a motore di lunghezza compresa tra i 4 e gli 8 metri, si finisce per pagare circa 2.000 all’anno. Per una barca più lunga, diciamo fino ai 14 metri, la media raddoppia. Per arrivare fino a circa 4.800 euro per le barche tra i 12 e i 16 metri. A volte peraltro è possibile optare per la formula 6 mesi in acqua e 6 mesi a secco, arrivando dunque a pagare solo per i 6 mesi estivi: in questi casi, per una barca di 10-12 metri si viaggia sulla media di 3.000 euro a stagione.

Il costo del rimessaggio invernale

Un’altra voce di spesa per il mantenimento annuale della barca sono i costi del rimessaggio invernale. In questo caso purtroppo la barca ha un costo fisso anche quando non si utilizza , ma il vantaggio è di tenerla al riparo dal maltempo, dagli agenti atmosferici e nel caso di scafi in vetroresina dal pericolo di osmosi. Chi può fare a meno di questa spesa sono coloro che hanno a disposizione uno spazio privato, tipo un terreno o un capannone dove rimessare la barca a costo zero. Unica spesa in questo caso è l’acquisto di un carrello portabarca che secondo le dimensioni può costare dai 2.000 ai 5.000 euro che si ripagheranno tuttavia nelle stagioni a venire.

Per tutti gli altri si devono calcolare le spese dell’affitto di uno spazio a secco , le quali variano di zona in zona. In generale si pagano tra i 5 e i 20 euro al mese per ogni metro quadrato, se si tratta di uno spazio all’aperto. Cifra che raddoppia nel caso di spazi coperti. A questa spesa tuttavia vanno aggiunti i costi di alaggio e varo della barca, dai 500 ai 1.000 euro. Nel caso di cabinati a vela si aggiungono anche le operazioni di disalberamento e rialberatura che vanno dai 200 ai 500 euro. Per il rimessaggio serve poi un invaso che può costare dai 1.000 ai 3.000 euro, secondo le dimensioni della barca. Infine nel caso si lasci la barca all’aperto è fondamentale investire in un buon telo di protezione del costo di 200-500 euro.

Quanto costa l’assicurazione della barca

Altra spesa immancabile per chi possiede una barca è l’assicurazione obbligatoria sulla Responsabilità Civile che copre i danni verso terzi. In questo caso tuttavia la spesa non è alta. Per fare un esempio su un valore della barca assicurato di 300.000 euro con un motore di 45 cavalli, si va da un minimo di 65 a un massimo di 150 euro l’anno. I costi dell’assicurazione salgono però se si aggiunge anche l’assicurazione Corpi Yacht (obbligatoria in caso di leasing) che prevede in base al tipo di polizza non solo la copertura per danni verso terzi, ma anche quelli per la propria barca.

In questo secondo caso i costi dell’assicurazione per una barca a vela sotto i 12 metri possono superare i 2.500 euro. Se poi si prevede la partecipazione a regate è anche utile inserire la polizza specifica che si aggira sui 3.000 euro annui. Per una barca a motore, invece, dato il maggior costo di acquisto e la maggiore potenza dei motori, i prezzi per le polizze Corpi sono più alti. Si pagano circa 5.900 euro per assicurare una barca da 400.000 euro con 300 cavalli installati e circa 8.500 per un flybridge da mezzo milione di euro con 800 cavalli totali. Nel conto assicurativo totale va infine inserito anche il tender, che anche se ha un propulsore fuoribordo inferiore ai 3 cv necessita comunque di altri 50 euro per l’Rc dello stesso.

Quanto spendere per la manutenzione annuale della barca

Una voce di spesa che può essere piuttosto importante per il mantenimento annuale della barca è quella destinata alla manutenzione ordinaria di scafo, attrezzature e impianti. Partiamo dal fare carena, quindi rinnovare la vernice antivegetativa allo scafo e le sue appendici (deriva e timone). Qui le strade sono due. Chi si affida a un’azienda di professionisti, tra la pulizia della vecchia antivegetativa e la stesura di quella nuova, dovrà spendere non meno di 500-800 euro per un natante, fino a 1.000-1.300 per una barca di 10-12 metri. E infine tra i 1.800 e i 2.500 euro per barche dai 14 metri e oltre.

L’alternativa è ricorrere al fai-da-te . Per una barca da 10 metri, per esempio, saranno sufficienti 5 o 6 litri di antivegetativa , per effettuare entrambe le mani. Questo si traduce, dunque, nella possibilità di completare il trattamento antivegetativo rispettando le norme in materia di sicurezza e ambiente con una spesa di appena 150-300 euro.

Altri lavori e spese impreviste

Altri lavori di manutenzione da fare ogni anno sono un tagliando motore (300-400 euro), un tagliando generatore (200-300 euro), un lavaggio accurato di tutta la barca (100-150 euro) e infine la cura del tender (150-300 euro) e relativo tagliando dell’entrobordo (100-150 euro).

Va da sé che in tema di manutenzione annuale della barca possono esserci anche delle spese impreviste e non ricorrenti. Pensiamo per esempio al guasto un’attrezzatura o a un impianto che ci obbliga a cambiare un pezzo oppure alle conseguenze di un ormeggio imperfetto che ci costringeranno a mettere mano alla carena.

Spese annuali delle dotazioni di sicurezza

Un’altra spesa da tenere in considerazione è quella relativa alle dotazioni di sicurezza . Queste sono obbligatorie per legge e soggette a scadenza e deterioramento, per cui vanno sostituite o rinnovate. La revisione della zattera di salvataggio , per esempio, deve essere fatta ogni 2 anni e prevede una spesa tra i 230 e i 700 euro, in base al tipo di zattera e al tipo di revisione che può essere ordinaria o straordinaria.

A questo si somma poi la sostituzione obbligatoria di razzi e di boette fumogene, le quali solitamente scadono ogni 4 anni. Per avere un’idea un kit di segnali di soccorso entro le 12 miglia costa circa 80-100 euro).

Quanto costa il carburante per le barche

Durante l’utilizzo della barca, un’altra spesa che rientra tra i costi di mantenimento è quella del carburante. Anche questo è un dato variabile che dipende dal numero di ore di utilizzo e, soprattutto, dai cavalli del propulsore . Per avere dei riferimenti di massima, se parliamo di un motore da 45 cavalli che in genere viene installato su cabinati a vela di 12-14 metri, il consumo è di circa 4 litri ora. Il che si traduce in circa 16 euro. Per una barca a motore invece, a seconda che sia un rib con 300 cavalli o un muscoloso open con 800 cavalli, si può passare dai 75 ai 200 litri l’ora, che corrispondono a una spesa che varia tra i 105 e i 280 euro per ogni ora di moto.

Conclusioni

Insomma quanto costa mantenere barca? Quando si parla di spese per il mantenimento annuale di una barca come si vede da questa guida le voci da tenere in considerazione sono davvero tante e diverse. L’importante, in ogni caso, è non farsi prendere del panico perché alla fine tutto è relativo. Ci sono possessori di barche da 8 metri che se la cavano complessivamente con 1.500 euro all’anno. E altri che con la stessa barca invece sforano abbondantemente i 20.000 euro. In generale le barche a vela costano la metà di quelle a motore in termini di gestione. Come in tutte le cose molto dipende da noi, dal nostro approccio alla navigazione e dalla cura che riponiamo negli oggetti. Anche se le barche sono molto, molto di più…

Domande frequenti

  Quanto costa posto barca annuale?

Una barca di lunghezza compresa tra 4 e 8 m paga una media nazionale di 2.000 euro all’anno, con un’oscillazione che va dai 240 euro ai 4.000, a seconda della tipologia dell’ormeggio e della zona.

Quanto costa mantenere uno yacht all’anno?

Sul fronte della manutenzione e delle altre commissioni, le statistiche indicano di considerare una spesa annua di circa il 10 per cento del valore dello yacht. Anche se probabilmente il 5 o 6 per cento è un dato più realistico.

Quanto carburante consuma una barca?

La regola generale e teorica ci dice che i motori fuoribordo dai 20 ai 40 cavalli consumano dai 0,45 a 0,67 litri/cavallo/ora. Mentre i consumi di motori fuoribordo più potenti, e quindi oltre i 40 cavalli, consumano tra gli 0,45 e i 0,40 litri/cavallo/ora.

David Ingiosi

Appassionato di vela e sport acquatici, esperto di diporto nautico, ha una lunga esperienza come redattore, reporter e direttore di testate nazionali e internazionali dove si è occupato di tutte le classi veliche, dalle piccole derive ai trimarani oceanici, compresi tutti i watersports.

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Azimut Seadeck 6, navigare in pace con il mare

Azimut Seadeck 6, navigare in pace con il mare

Capostipite di una nuova gamma di imbarcazioni del cantiere Azimut, il  Seadeck 6 è un'imbarcazione di 17,50 metri innovativa in tutto, dalle soluzioni progettuali e materiali di costruzione che la rendono a basso impatto ambientale, fino a idee sorprendenti come la "fun island" (ma non solo), che portano ai massimi livelli la piacevolezza di stare a bordo.

consumo yacht 20 metri

L'Azimut Seadeck 6, come del resto tutta la gamma Seadeck che vede in arrivo anche il 7 e il 9, è creato intorno a un principio fondamentale: la sostenibilità. Un termine che concettualmente si scontra con l’idea di nautica a motore, non solo per le grandi quantità di carburante che le barche utilizzano in mare, ma anche per i materiali di costruzione della barca stessa.

Azimut Seadeck 6.

In che modo l'Azimut Seadeck 6 si rende eco compatibile

Se, spesso, per parlare di sostenibilità ambientale molti si fanno bastare l'installazione di un motore elettrico, nel caso della gamma Seadeck, l'intenzione di Azimut è stata di interessare l'intero progetto ai principi dell'abbattimento degli inquinanti, quindi non solo l'adozione di sistemi ibridi, ma anche l'utilizzo fin dove possibile di materiali eco compatibili, secondo il concetto “back to nature”.

Ne è nata quindi un'imbarcazione di 17,50 metri che sostituisce diversi componenti costruttivi tradizionali con altri a minore impatto ambientale.

Fun island.

Per esempio, al posto del teak sui paglioli esterni ora c'è il sughero di Marinecork, una corteccia naturale che si rigenera e che quindi può essere estratta dall’albero senza che questo venga abbattuto. C'è poi il PET riciclato (quello delle bottiglie per intenderci) che è utilizzato per la moquette interna e nelle anime delle paratie e della coperta.

Lo sviluppo degli interni, inoltre, è stato affidato allo studio di Matteo Thun e Antonio Rodriguez, digiuni di design nautico, ma scelti da Azimut perché grandi esperti nella progettazione di case, hotel, villaggi e altre strutture in materiali ecologici e perfettamente integrati in mezzo alla natura.

Dettaglio interni.

Certo, nel caso della nautica non siamo ancora ai livelli così alti dell'ecologia come nell'edificazione terrestre ma, come si vede dalla serie Seadeck, la strada è ben tracciata e lo sviluppo costante della tecnologia, che permetterà di utilizzare sempre di più materiali eco compatibili, potrà far avanzare non solo Azimut, ma tutti i produttori di barche, che abbiano l'intenzione e i mezzi, di procedere su questo percorso virtuoso.

consumo yacht 20 metri

Intanto, a proposito di contesti naturali, l'Azimut Seadeck 6 fa la sua parte anche dal punto di vista tecnico, per sostare in rada senza emissioni gassose e acustiche. Il systema mild-hybrid, infatti, si avvale di una batteria da 40 kW/h netti per le utenze a 220V e in più prevede la funzione Hotel Mode, per l'utilizzo delle utenze di bordo senza accendere il generatore di corrente, con un'autonomia, a seconda delle condizioni, di 8 ore notturne e 4 ore diurne.

Azimut Seadeck 6.

Inoltre è previsto un alternatore da 3kW sul motore di sinistra per la ricarica delle batterie, che è coadiuvato nel suo compito da pannelli solari da 1,4 kW.

Il progetto degli esterni dell'Azimut Seadeck 6

Come da tradizione Azimut di questi ultimi tempi, il design esterno del Seadeck 6, e di quelli a seguire, è stato affidato ad Albero Mancini, che ha disegnato questo yacht di 17,50 metri con tanti tratti non solo distintivi, ma anche innovativi, a partire dalla cosiddetta fun island .

Azimut Seadeck 6.

L’area di poppa, infatti, può essere completamente aperta verso il mare da tutti i lati con un living al centro del pozzetto, che può essere trasformato in un enorme prendisole, ai piedi del quale c'è una spiaggetta che può immergersi di 40 centimetri liberando anche dei gradini per accedervi comodamente.

Ai lati, invece, si aprono due piattaforme sospese sul mare dotate pure di protezioni laterali (amovibili) che, oltre alla loro naturale funzione protettiva, hanno anche una bella valenza estetica.

Dettaglio fun island.

Inoltre, lungo il profilo posteriore dell’hard top è installata una tenda a scomparsa per ombreggiare sia la dinette sia il prendisole di poppa. Ed è proprio dalla dinette che si può accedere ai due passavanti molto ampi e protetti da murate che si innalzano in un piacevole andamento sinuoso.

A prua è impossibile non apprezzare il prendisole con inclinazioni differenti a fungere anche da divanetto o chaise longue con portaoggetti e porta bicchieri ai lati.

Passavanti.

Il verricello è montato direttamente sulla vetroresina in coperta nella zona prodiera, così da permettere un monitoraggio costante dall’equipaggio grazie al controller remoto, ma in opzione è possibile installare una telecamera per osservare lo scorrere della catena direttamente dalla plancia di comando.

Il progetto degli interni dell'Azimut Seadeck 6

Il layout interno, come abbiamo visto, è stato affidato a Matteo Thun e Antonio Rodriguez, prima volta per loro nel settore nautico.

Salone dell'Azimut Seadeck 6.

Entrando nel salone si nota subito la cucina posizionata al confine tra l'esterno e l'interno, con la possibilità di far scorrere in verticale la vetrata per creare un’unica continuità tra gli ambienti. Anche nel blocco cucina ritorna la scelta di materiali eco compatibili, con l’utilizzo del lapitec come materiale petrol-free.

Gli interni sono molto luminosi grazie alla presenza delle ampie vetrate a 360 gradi che permettono anche un pieno controllo della navigazione intorno a noi ad eccezione della zona di dritta a poppa, che è coperta dal frigorifero e da un armadio.

Salone dell'Azimut Seadeck 6.

Al centro c’è un salottino con divanetto a L e tavolo con alette ribaltabili per aumentare la superficie di appoggio, mentre spostandoci verso prua troviamo la postazione di comando sulla dritta con due poltrone singole con bolster indipendente, per poter scegliere la posizione che più si preferisce.

Su un’imbarcazione di 17,50 metri va da sé che la plancia abbia tutti gli elementi e l'elettronica necessaria al controllo della navigazione e dei motori, compresa la domotica di bordo integrata con Google Home per comandare le utenze di bordo a voce.

Salone dell'Azimut Seadeck 6.

Sottocoperta si accede dalla scala di sinistra a chiocciola, ai piedi della qualche c'è un corridoio e subito di fronte la cabina ospiti con 2 letti gemelli e un armadio.

A proravia è invece posizionata la Vip, con accesso dedicato al bagno, ma non esclusivo, perché lo stesso bagno è accessibile anche dal corridoio, rendendolo di fatto in comune tra le due cabine. Non manca la luminosità che arriva dalle ampie vetrate a dar la sensazione di un ambiente ancora più grande.

Cabina armatoriale dell'Azimut Seadeck 6.

A poppa, su un livello più basso di altri tre gradini per dare maggior altezza interna, si entra nella cabina armatoriale, con due grandi vetrate a offrire una vista mare esclusiva. Oltre al grande letto, sulla sinistra c’è un divano lineare lungo la murata di dritta con il bagno posizionato di traverso a prua.

I motori e il test dell'Azimut Seadeck 6

La motorizzazione installata nell'unità che ho provato vede una tripla Volvo Penta da 480 cv Ips650, ovvero l'equipaggiamento in opzione rispetto a quello standard, che prevede tre motori da 380 cv Ips500.

Ci apprestiamo a uscire dal porto e grazie al joystick è semplicissimo manovrare e allontanarsi dalla banchina. Al minimo i motori girano a 600 rpm avanzando a 2,4 nodi, mentre in planata ci si arriva a 2.400 giri con un'andatura di 13,3 nodi, consumando complessivamente 112 litri per ogni ora di navigazione.

Azimut Seadeck 6.

Se guardiamo il rapporto velocità/consumi possiamo notare in tabella che è possibile viaggiare fino ai 19,4 nodi a 2800 giri tenendo una media al di sotto degli 8 litri per miglio.

La navigazione è molto comoda con mare calmo, mentre incontrando l’onda lunga (banco di prova del nostro test) gli ampi volumi interni fanno un po' da cassa di risonanza nelle fasi di impatto sull'onda, ma è solo una questione acustica, poiché la barca è ben ammortizzata dalle linee d’acqua.

Azimut Seadeck 6.

In ogni caso, l’insonorizzazione complessiva è ben gestita, soprattutto chiudendo la cabina principale, mentre il Seakeeper provvede ad annullare ogni forma di rollio rendendo l’esperienza a bordo davvero piacevole.

Salendo di velocità i consumi si attestano sugli 8,5 litri per miglio a partire dai 3.000 giri nel range di crociera veloce da 21 nodi fino ad arrivare ai 27 a 3400 giri.

Affondando del tutto la manetta si toccano i 32,2 nodi a 3700 giri con un consumo complessivo che si attesta sui 288 litri.

Azimut Seadeck 6.

Leggi anche: Azimut Seadeck, la nuova gamma eco di barche ibride che si arricchisce per "sottrazione"

I numeri dell'Azimut Seadeck 6

Scheda tecnica.

Lunghezza f.t.17,50 m
Larghezza5,05 m
Immersione1,35 m
Dislocamento27.600 kg
Serbatoio carburante2.400 l
Serbatoio acqua590 l
Motori standard3x380 cv Volvo Ips500
Motori optional3x480 cv Volvo Ips650
Cabine3+1 equipaggio
Bagni2+1 equipaggio
Omologazione CeCat. B

Dati della prova

6004,52,4
1.000115,8
1.500308,5
1.800509,8
2.0006710,5
2.2009711,8
2.40011213,3
2.60013116,8
2.80015019,4
3.00018021,2
3.20019823,9
3.40022726,8
3.60027829,5
3.70028832,2

Condizioni della prova

Mare calmo - Carena pulita - 8 persone a bordo - Acqua: 32 litri - Carburante: 432 l (18%)

Azimut Seadeck 6.

Clicca ed entra nel sito ufficiale di Azimut Yachts

Carlo Luongo

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Quanto costa uno yacht? La guida completa per il 2023

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Indice dei contenuti

Un aspetto su cui prestare la massima attenzione sono i costi di mantenimento dell’imbarcazione. Alcuni sono fissi e si possono pianificare, mentre altri variano nel tempo ed è più difficile fare una stima precisa a priori. Se la spesa dovesse risultare eccessiva, si possono valutare diverse soluzioni, come il noleggio oppure delle strategie d’investimento ad hoc che potrebbero aiutare a realizzare il sogno di uno yacht di proprietà.

Costo yacht: quali sono i fattori da considerare?

Da cosa dipende il costo di uno yacht? Il primo aspetto da considerare è la lunghezza del natante, perché inevitabilmente al crescere delle dimensioni, sale anche il prezzo. Quando si superano i 24 metri di lunghezza, è obbligatorio assumere un equipaggio fisso, con tutti i costi che questo comporta.

Anche la tipologia di imbarcazione fa la differenza, infatti gli yacht a motore in genere costano il 30% in più di quelli a vela. Le personalizzazioni sono un altro fattore che fa lievitare il prezzo, come anche il costruttore dell’imbarcazione e i motori montati sul natante.

I costi di manutenzione sono spesso sottovalutati, ma sono una voce di spesa fissa e programmabile. Chi acquista uno yatch preso dall’entusiasmo di un buon affare, si scontra poi con la necessità di affrontare le ingenti spese di manutenzione, che corrispondono ogni anno all’incirca al 10% del costo dello yatch.

Quanto può costare uno yacht? Ecco una panoramica generale (da yacht piccolo a super yacht)

Visto che le variabili sono moltissime, definire con chiarezza quanto costa uno yatch è tutt’altro che facile, ma si può almeno individuare un range di prezzo in base alle dimensioni dell’imbarcazione .

Gli yatch tra i 15 e i 18 metri sono quelli più piccoli, ma dispongono in ogni caso di almeno 2 cabine, più una di dimensioni più ridotte, ma pur sempre dotata di bagno. Il prezzo per imbarcazioni di questa metratura si aggira intorno al milione di euro e accolgono con comodità fino a 6 ospiti.

Quando gli yatch raggiungono i 18 o 20 metri di lunghezza, sono dotati in genere di 4 comode cabine, realizzate con attenzione anche ai piccoli dettagli. Quanto può costare uno yatch di questa metratura? Il prezzo supera il milione e in alcuni casi anche il milione e mezzo.

Quando superiamo i 20 o i 30 metri, per comprare uno yatch occorrono più di 2 milioni di euro, ma il prezzo può anche superare i 5 milioni per le imbarcazioni più performanti, che combinano lusso e sportività. Le imbarcazioni dispongono di almeno 3 o 4 cabine, più i letti per l’equipaggio, indispensabile sopra i 24 metri.

Oltre i 30m

Gli yatch che superano i 30 metri sono spesso dei capolavori di stile e tecnologia e il prezzo si avvicina intorno ai 100 milioni di euro. Si tratta di navi da diporto che dispongono di più ponti e possono accogliere decine di ospiti e una trentina di membri dell’equipaggio.

Costo di uno yatch per dimensione

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Quanto costa uno yacht usato?

Il mercato dell’usato è molto vivace, infatti non è raro trovare delle vere occasioni, che aiutano a risparmiare rispetto agli yatch appena usciti dal cantiere navale. Se si resta sotto i 24 metri, è possibile comprare uno yatch usato anche per 150.000 euro , mentre il prezzo è nettamente più alto per quelli di grandi dimensioni.

Valutare uno yatch usato richiede una grande esperienza, infatti è preferibile affidarsi ad un perito navale, che sarà in grado di stabilire se il prezzo è appropriato e soprattutto quali sono i costi che bisognerà affrontare dopo l’acquisto.

Quanto costa mantenere uno yacht?

Abbiamo già accennato al fatto che i costi di manutenzione sono i più sottovalutati dagli armatori, che restano focalizzati sul prezzo di acquisto e poi rimangono sorpresi dei costi che richiede mantenere l’imbarcazione in buono stato. Rispetto al prezzo d’acquisto, si deve considerare che i costi di manutenzione corrispondono all’incirca al 10% su base annua.

Assicurazione

L’assicurazione è una voce di spesa che si può pianificare con un certo anticipo e per conoscere l’importo è bene chiedere dei preventivi alle compagnie di assicurazione specializzate. È possibile accedere a sconti interessanti quando si assicurano anche gli accessori, come gli estintori oppure gli strumenti elettronici che servono alla navigazione o alla sicurezza.

Scopri la proposta d'investimento costruita per te

Le dimensioni dello yatch sono importanti e comportano costi elevati per l’ormeggio. Anche in questo caso è bene chiedere più preventivi, perché da un porto all’altro ci può essere una consistente differenza. Non bisogna dimenticare la spesa per l’invernaggio e il trasporto del natante presso il porto di ormeggio.

Manutenzione

I costi di manutenzione sono i più difficili da quantificare e dipendono dal tipo di barca e anche dalla sua età. La manutenzione comprende gli interventi di verniciatura antivegetativa, la messa a punto dei motori e la sostituzione della vela e dei tessuti interni ed esterni. Cavi e linee di ormeggio necessitano di sostituzione periodica, mentre il teak va pulito e lucidato con prodotti appositi e tutt’altro che economici.

Anche il carburante è una spesa variabile, sia per le oscillazioni di prezzo, sia perché la spesa dipende dall’uso più o meno frequente dello yatch e dalle miglia percorse.

Sopra i 24 metri è obbligatorio avere un equipaggio fisso a bordo dello yatch e si tratta di una spesa tutt’altro che trascurabile. Basti pensare che assumere un capitano con almeno 10 anni di esperienza a bordo di navi che superano i 30 metri, comporta uno stipendio che va dai 10.000 ai 20.000 euro al mese.

Spese operative

Per mantenere lo yatch operativo, si deve tener conto delle spese di carburante e degli appositi additivi e dei costi per ormeggiare in una marina diversa da quella abituale. Le spese operative degli yatch più grandi, comprendono anche lo stipendio dei membri dell’equipaggio.

Quanto costa affittare uno yacht?

A volte dopo aver scoperto quanto costa uno yatch, ci si rende conto che il budget necessario è al di sopra delle proprie possibilità. In questi casi si può sempre optare per il noleggio dello yatch, che ha costi più bassi ed estremamente variabili , infatti si parte da un minimo di 500 euro al giorno per gli yatch più piccoli fino a 20.000 euro e oltre per quelli più lussuosi.

Oltre al costo del noleggio si deve tener conto anche dell’eventuale necessità dell’equipaggio, che fa inevitabilmente lievitare il prezzo. Tra le spese accessorie di cui tener conto in caso di affitto dell’imbarcazione, c’è anche quella per il carburante e per l’ormeggio.

Come risparmiare e investire per potertelo permettere?

Anche se il noleggio permette di godersi lo yatch a costi più contenuti dell’acquisto, essere proprietari dell’imbarcazione è tutt’altra cosa. La si può utilizzare con la massima libertà e si può anche personalizzare in base alle proprie necessità o ai propri gusti.

Per potersi permettere l’acquisto dello yatch, si deve adottare un atteggiamento pragmatico, ad esempio scegliendo una strategia d’investimento che tenga conto di questo specifico obiettivo. Deve trattarsi sempre di strategie personalizzate, che con la giusta flessibilità e diversificazione, permettano di guardare a traguardi economici lungimiranti , sotto la guida attenta di consulenti esperti.

Conclusioni

Gli yatch da sogno richiedono dei budget importanti per l’acquisto, a cui bisogna aggiungere anche i costi di manutenzione, le spese operative e tutti gli altri costi accessori. Sono cifre che possono scoraggiare la maggior parte degli aspiranti armatori, che vedono così sfumare il sogno di un’imbarcazione di lusso di proprietà.

I mercati finanziari possono diventare una risorsa preziosa per chi vuole far crescere il proprio capitale, magari proprio allo scopo di acquistare uno yatch. A fare la differenza sarà la strategia d’investimento, che dev’essere al tempo stesso solida, flessibile e lungimirante.

Domande frequenti

Quanto costa uno yatch?

Gli yatch possono avere una lunghezza da 15 a oltre 30 metri ed è per questo che i costi sono estremamente variabili. È difficile comprare uno yatch nuovo a meno di un milione di euro, mentre le cifre più alte possono essere davvero stellari. Lo yatch più grande del mondo misura ad esempio 180 metri ed è costato 605 milioni di dollari.

Quanto costa mantenere uno yatch?

Per mantenere uno yatch si devono affrontare spese di diverso tipo: dalla messa a punto dei motori alla verniciatura antivegetativa, dalla sostituzione di vela e tessuti alla pulizia del teak e degli interni con prodotti specifici.

Quanto costa affittare uno yatch?

Il noleggio di uno yatch parte da un costo minimo di 500 euro al giorno, ma può raggiungere anche i 20.000 euro su base giornaliera. Bisogna aggiungere anche la spesa per il carburate, l’equipaggio e l’ormeggio.

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Quanto costa uno yach di lusso? I prezzi di nuovo, usato e noleggio

Quanto costa uno yach di lusso? I prezzi di nuovo, usato e noleggio

Chi ha la fortuna di passare del tempo nelle località di mare Italiane spesso ha la fortuna di poter ammirare i tanti yacht di lusso che percorrono in lungo e largo le nostre coste. Li puoi vedere ormeggiati nelle marine o di passaggio davanti ai litorali delle località balneari italiane. Ma quanto costa uno yacht di lusso? E se ne volessi acquistare uno nuovo o usato?

Il costo di uno yacht di lusso può cambiare notevolmente a seconda delle dimensioni,  il modello, l’anno di costruzione e le caratteristiche personalizzate e delle caratteristiche e dei materiali utilizzati. In generale, si può dire che un “piccolo“ yacht di lusso, con una lunghezza di circa 18 metri, può costare da 1 a 5 milioni di euro. Uno yacht di medie dimensioni, con una lunghezza di circa 30 metri, può costare da 5 a 10 milioni di euro. Un megayacht, con una lunghezza di oltre 100 metri, può costare da 100 a 500 milioni di euro, o anche di più. Ci sono esempi di “piccoli” yacht, sotto i 15 metri, come i Riva, che costano oltre i due milioni di euro. Di seguito una lista delle caratteristiche principali degli yacht e degli yacht di lusso. Prima, ti ricordiamo che se hai necessità di un trasporto yacht , Macingo può aiutarti.

Cosa troverai in questo articolo:

Caratteristiche di una barca per definirla uno yacht di lusso.

Le imbarcazioni da diporto superiori ai 10 m e dal costo superiore a 1 milione di euro, vengono in genere definiti yacht di lusso. Queste imbarcazioni sono dotate di caratteristiche più avanzate dei comuni motoscafi, gommoni o barche da diporto. Le barche dotate di attrezzature tecnologiche all’avanguardia o design di lusso, sono generalmente più costose e quindi si definiscono yacht.

Ad esempio, il super yacht Azzam, che è tra i più grandi yacht al mondo, è lungo 180 metri e ha un prezzo stimato di 500 milioni di euro. Lo yacht è dotato di tantissimi accessori tra cui una piscina, un cinema, una pista da bowling e un eliporto.

Al contrario, uno yacht di dimensioni più contenute, come il Navetta Custom Line 42, ha un prezzo di listino di 18 milioni di euro. Questo yacht è lungo 42 metri ed è dotato, tra i vari confort per le crociere dei fortunati utilizzatori, di quattro ponti e un’autonomia transatlantica di oltre 3.000 miglia.

yacht a Monaco

Una panoramica sui costi degli yatch di lusso.

Gli yacht di lusso sono imbarcazioni di grandi dimensioni e dotate di ogni comfort, in grado di offrire ai facoltosi proprietari un’esperienza di navigazione indimenticabile.

Spesso gli yacht di lusso sono delle vere e proprie opere d’arte galleggianti, che offrono comfort e prestazioni di alto livello. Ma come abbiamo detto i prezzi possono variare in base a molti fattori.

La dimensione di uno yacht è uno dei fattori più importanti che influenzano il suo prezzo. In generale, gli yacht più grandi sono più costosi degli yacht più piccoli. Vediamo, prima di entrare nel dettaglio, una stima dei prezzi degli yacht in base alle dimensioni.

Prezzi degli yacht di lusso per dimensione.

DimensioniPrezzo di acquistoPrezzo di noleggio
Piccole (10-20 metri)Da 500 mila a 2 milioni di euroDa 1.000 a 5.000 euro al giorno
Medie (30-40 metri)Da 5 a 10 milioni di euroDa 5.000 a 15.000 euro al giorno
Grandi (50-100 metri)Da 50 a 200 milioni di euroDa 15.000 a 50.000 euro al giorno
Megayacht (oltre 100 metri)Da 200 a 500 milioni di euro o piùDa 50.000 a 100.000 euro al giorno

Gli yacht di lusso di piccole dimensioni , che vanno dai 10 ai 20 metri, possono avere un prezzo che varia dai 500.000 ai 2 milioni di euro. Queste imbarcazioni sono ideali per chi desidera un’esperienza di lusso più intima e discreta. Magari per navigare in brevi tratti e viaggiare con un numero ridotto di equipaggio e ospiti.

Gli yacht di lusso di dimensioni medie , che vanno dai 20 ai 40 metri, possono avere un prezzo che varia dai 2 ai 10 milioni di euro. Queste imbarcazioni offrono un equilibrio discreto tra spazio e comfort, danno la possibilità di un’ampia scelta di layout e caratteristiche personalizzate. Sono adatte a chi desidera una navigazione più estesa e lussuosa su raggi superiori alle 1500 miglia nautiche.

Gli yacht di lusso di grandi dimension i, che superano i 40 metri, possono raggiungere prezzi che vanno dai 10 ai 100 milioni di euro. Queste imbarcazioni sono delle vere e proprie residenze galleggianti, con moltissimi di servizi e comfort a bordo, in genere sono molto personalizzate con accessori di lusso. Sono ideali per chi desidera un’esperienza di lusso senza compromessi e vuole navigare in lunghe crociere transoceaniche o organizzare eventi esclusivi con molti ospiti ed equipaggio superiore alle 10 persone.

Yacht di lusso per tipo

Oltre alle dimensioni, anche la tipologia di yacht può influenzare il suo prezzo. Ad esempio, gli yacht a vela sono generalmente più costosi degli yacht a motore.

  • Yacht a vela: da 1 a 5 milioni di euro per gli yacht di piccole dimensioni, fino a 100 milioni di euro o più per gli yacht di grandi dimensioni
  • Yacht a motore: da 1 a 3 milioni di euro per gli yacht di piccole dimensioni, fino a 500 milioni di euro o più per gli yacht di grandi dimensioni

consumo yacht 20 metri

Prezzi yacht di lusso per materiali e accessori

Oltre alle dimensioni e alla tipologia, anche altri fattori possono influenzare il costo di uno yacht di lusso, come:

  • Anno di costruzione: gli yacht più recenti sono generalmente più costosi degli yacht più datati. Un piccolo yacht usato con qualche anno di vita si può acquistare anche a 500 mila euro fino a 1,5 milioni di euro. Ma per grandi yacht, anche se con più di 20 anni di vista, servono oltre 10 milioni di euro.
  • Stato di manutenzione: gli yacht in buono stato di manutenzione sono generalmente più costosi degli yacht in cattivo stato di manutenzione.
  • Caratteristiche: gli yacht con caratteristiche più avanzate, come attrezzature tecnologiche all’avanguardia o design di lusso, sono generalmente più costosi.
  • Materiali: gli yacht realizzati con materiali pregiati, come legno esotico o acciaio inossidabile, sono generalmente più costosi.
  • Marchio e prestazioni: come accennato prima ci sono marchi come Riva o Lamborghini che producono yacht di piccole o medie dimensioni ma che hanno caratteristiche e prestazioni eccezionali, questo li fa spesso costare di più.

Non dimenticare che le barche non sono come le auto, la loro vita media e più lunga. Uno yacht può navigare in modo efficiente e sicuro per oltre 30 anni; con la giusta manutenzione e con i dovuti aggiornamenti uno yacht può percorrere centinaia di miglia nautiche.

Quanto costa uno yacht usato?

Quando si parla di quanto costa uno yacht di lusso usato, è importante tenere conto di diversi fattori che influenzano il prezzo. La dimensione, il modello, l’anno di costruzione, le caratteristiche personalizzate e lo stato di usura della barca possono fare la differenza nella valutazione di un’imbarcazione usata.

Gli yacht di lusso usati possono essere acquistati a prezzi più accessibili rispetto a quelli nuovi, ma è comunque necessario considerare che si tratta di imbarcazioni di alta gamma, quindi i costi rimangono elevati. Ad esempio, un’imbarcazione usata di dimensioni medio-grandi, come un yacht di 20 metri, può avere un prezzo che varia dai 2 ai 10 milioni di euro, a seconda delle condizioni generali e delle caratteristiche specifiche.

consumo yacht 20 metri

Un esempio concreto potrebbe essere un yacht di lusso usato di 30 metri, costruito nel 2010 e con interni personalizzati. Questo tipo di imbarcazione potrebbe essere quotato sul mercato a circa 5 milioni di euro. È importante considerare che il prezzo può variare in base a fattori come il numero di cabine, la presenza di jacuzzi o piscine, la qualità dei materiali utilizzati e l’equipaggiamento tecnologico a bordo.

Inoltre, è fondamentale considerare i costi di manutenzione di uno yacht di lusso usato. Anche se l’imbarcazione è stata ben tenuta, potrebbero essere necessari interventi di manutenzione periodici per garantirne il corretto funzionamento. Questi costi possono includere la revisione dei motori, la pulizia e la verniciatura dello scafo, l’aggiornamento degli impianti elettrici e idraulici, e molto altro.

In conclusione, il costo di uno yacht di lusso usato dipende da diversi fattori, ma in generale si può affermare che si tratta di un investimento che richiede un budget consistente. Tuttavia, per chi desidera vivere l’esperienza di navigare su un’imbarcazione di lusso senza dover affrontare il costo di un’imbarcazione nuova, l’acquisto di uno yacht di lusso usato può rappresentare una valida opzione.

Quanto costa mantenere uno yacht?

Gli yacht di lusso sono imbarcazioni costose, sia in termini di acquisto che di manutenzione. Il costo di manutenzione di uno yacht può variare notevolmente a seconda delle dimensioni, delle caratteristiche e dell’utilizzo dell’imbarcazione.

Costi fissi

I costi fissi di manutenzione di uno yacht sono quelli che si devono sostenere indipendentemente dall’uso dell’imbarcazione. Questi costi includono:

  • Ormeggio: il costo dell’ormeggio può variare a seconda della posizione e della dimensione del posto barca.  I porti di lusso possono richiedere canoni di ormeggio molto elevati, soprattutto se si tratta di una posizione ambita e di alta richiesta. La quota annuale dipende dalle dimensione e dalla marina. Per una barca di 10 metri si va da 3.000 a 10.000 euro all’anno. Fino ad arrivare ad oltre 100.000 euro per le imbarcazioni più grandi.
  •  Assicurazione: l’assicurazione di uno yacht è obbligatoria e il costo può variare a seconda della dimensione e del valore dell’imbarcazione. È L’assicurazione di uno yacht di lusso può essere significativamente più elevata rispetto a quella di un’imbarcazione di dimensioni più piccole. Difficile conoscere i costi senza una preventiva analisi del mezzo e del suo valore.
  • Tasse: i proprietari di yacht devono pagare una serie di tasse, tra cui la tassa di navigazione, la tassa di iscrizione e la tassa di proprietà.

Costi variabili

I costi variabili di manutenzione di uno yacht sono quelli che variano a seconda dell’uso dell’imbarcazione. Questi costi includono:

  • Carburante: il consumo di carburante di uno yacht varia a seconda della sua dimensione e della velocità di navigazione.
  • Manutenzione ordinaria: Uno yacht richiede una manutenzione costante per garantire il suo corretto funzionamento. La manutenzione ordinaria include la pulizia dello scafo, la revisione dei motori, la manutenzione degli impianti elettrici e idraulici e degli arredi, l’ispezione delle attrezzature di sicurezza e molto altro.
  • Riparazioni: le riparazioni sono necessarie quando si verifica un guasto o un danno all’imbarcazione. Può capitare di dover affrontare i costi di riparazione che possono variare in base a marca, modello e dimensione dell’imbarcazione.
  • Personale di bordo: gli yacht di grandi dimensioni richiedono un equipaggio per la gestione e la manutenzione. Il personale di bordo può includere capitano, marinaio, cuoco, hostess e altri membri dell’equipaggio. I costi del personale di bordo possono variare in base alle competenze richieste e al numero di membri dell’equipaggio necessari.

Costi medi di manutenzione di uno yacht

In generale, il costo di manutenzione di uno yacht può variare da 10 a 20% del suo valore. Ad esempio, un yacht di lusso da 10 milioni di euro può costare da 1 a 2 milioni di euro all’anno per la manutenzione.

Ecco alcuni esempi di costi di manutenzione di yacht di diverse dimensioni:

  • Yacht di piccole dimensioni (18-20 metri): da 50.000 a 100.000 euro all’anno
  • Yacht di medie dimensioni (30-40 metri): da 100.000 a 200.000 euro all’anno
  • Yacht di grandi dimensioni (50-100 metri): da 200.000 a 500.000 euro all’anno
  • Megayacht (oltre 100 metri): da 500.000 a 1.000.000 euro all’anno

Quanto costa affittare uno yacht di lusso?

Affittare uno yacht di lusso può essere una buona alternativa per chi, non vuole sobbarcarsi i costi di mantenimento di uno yacht, ed allo stesso tempo vivere un’esperienza di lusso sul mare. Così anche senza essere il personaggio Disney, Paperon de Paperoni, si può godere del lusso e del comfort di un’imbarcazione esclusiva.

I costi dell’affitto di uno yacht di lusso possono variare notevolmente in base alle dimensioni dell’imbarcazione e alle specifiche esigenze del viaggio. Di seguito sono elencati alcuni esempi di quanto potrebbe costare affittare uno yacht di lusso nel 2023, suddivisi per dimensioni:

  • Yacht di lusso di piccole dimensioni (10-20 metri): L’affitto può variare dai 2.000 ai 10.000 euro al giorno, a seconda delle caratteristiche specifiche dell’imbarcazione e della destinazione. Questi yacht sono ideali per gruppi più piccoli o per chi desidera un’esperienza di lusso più intima.
  • Yacht di lusso di dimensioni medie (20-40 metri): L’affitto può variare dai 10.000 ai 50.000 euro al giorno. Questi yacht offrono spazio e comfort superiori. Sono adatti per gruppi più numerosi o per chi desidera semplicemente più spazio.
  • Yacht di lusso di grandi dimensioni (oltre i 40 metri): il costo può raggiungere cifre considerevoli, a partire dai 50.000 euro al giorno e arrivando a superare anche i 1 milione di euro al giorno, a seconda delle esigenze del ricco acquirente.  Questi yacht sono delle vere e proprie residenze galleggianti, ideali per crociere attorno al mondo o eventi esclusivi nei porti più rinomati.

È importante sottolineare che i prezzi possono variare in base a diversi fattori, come:

  •  la stagione: il costo del noleggio è generalmente più alto durante la stagione alta, che va da giugno a settembre.
  • la durata del noleggio e
  • Destinazione: il costo del noleggio varia a seconda della destinazione. Ad esempio, il noleggio di uno yacht nel Mediterraneo è generalmente più costoso rispetto al noleggio di uno yacht nel Mar dei Caraibi.

Inoltre, è possibile che si debbano considerare costi aggiuntivi, come il carburante, l’equipaggio e i servizi extra richiesti durante il viaggio..

È consigliabile consultare un broker specializzato nel noleggio di yacht di lusso per ottenere informazioni dettagliate sui costi e le opzioni disponibili, in base alle proprie esigenze e preferenze.

Quanto costa e come avviene il trasporto yacht?

Il trasporto di yacht di lusso richiede una pianificazione attenta e l’utilizzo di attrezzature specializzate. Noi di Macingo, abbiamo effettuato oltre 2500 trasporti di imbarcazioni, e tra questi abbiamo avuto il piacere di effettuare il trasporto di yacht di lusso. Esistono diverse modalità di trasporto disponibili per gli yacht di lusso, a seconda delle dimensioni dell’imbarcazione e delle esigenze del proprietario. Di seguito sono elencate le principali modalità di trasporto utilizzate per gli yacht di lusso:

  • Trasporto su strada: il servizio di trasporto di yacht con camion, che noi Macingo effettuiamo, è una delle modalità di trasporto più comuni per yacht di dimensioni ridotte. Gli yacht vengono trasportati su rimorchi dedicati o carrelloni per trasporti eccezionali, progettati per garantire la sicurezza e la stabilità durante il trasporto su strada. Questa modalità di trasporto è ideale per spostamenti a corto raggio o per raggiungere destinazioni che non sono accessibili via mare. Il costo del trasporto varia in base alla lunghezza del percorso ed alle dimensioni dello scafo in lunghezza e altezza. Per farti un esempio il prezzo del trasporto di una barca da 18 metri da Roma alla Costiera amalfitana può costare da 3.000 € a 8.000 €.
  • Trasporto via mare Il trasporto via mare è spesso utilizzato per yacht di dimensioni maggiori. Gli yacht vengono caricati su navi specializzate, chiamate yacht carrier, che sono progettate per trasportare imbarcazioni di grandi dimensioni. Questa modalità di trasporto è ideale per spostamenti a lunga distanza o per raggiungere destinazioni che sono accessibili solo via mare. Il costo supera quasi sempre i 100.000 €, ma ovviamente dipende dal tipo di yacht da trasportare e dove.
  • Trasporto via aerea Il trasporto aereo è una modalità di trasporto estremamente rara per yacht di lusso. Gli yacht caricati su aerei cargo attrezzati per queste spedizioni, a volte vengono in parte smontati e poi rimontati a destinazione, che vengono poi trasportati in tutto il mondo. Un lusso per pochi clienti facoltosi al mondo fornito da aziende specializzate.
  • Trasporto combinato In alcuni casi è necessario utilizzare una combinazione di diverse modalità di trasporto per spostare uno yacht di lusso. Ad esempio, l’imbarcazione potrebbe essere trasportata su strada fino a un porto, dove viene caricata su una nave cargo per il trasporto via mare verso la destinazione finale. Questa soluzione permette di ottimizzare il trasporto in base alle specifiche esigenze dell’imbarcazione e del proprietario. I prezzi del trasporto combinato sono variabili ed è difficile fare una stima viste le tante variabili in gioco.

È importante sapere che il trasporto di yacht di lusso richiede una pianificazione accurata e l’utilizzo di personale e attrezzature specializzate. Chiedi un preventivo su Macingo per conoscere il costo del trasporto di una barca di grandi dimensioni (sia a vela che a motore), inserisci il modello di imbarcazione le dimensioni dell’imbarcazione, dalle distanze da percorrere e le tue esigenze di ritiro e consegna. Ricorda sempre che è fondamentale affidarsi a professionisti del settore per tutelare la tua barca durante ogni fase del trasporto.

Quali sono gli yacht più costosi al mondo.

A questo link trovi in assoluto quello che, nella storia e fino ad oggi, è lo yacht più costoso al mondo . Poi ci sono anche loro, i 10 yacht di lusso più costosi al mondo, aggiornati a settembre 2023:

consumo yacht 20 metri

  • Koru (oltre 500 milioni di €)

Lo yacht di Jeff Bezos, è stato stimato in 500 milioni di dollari. È uno degli yacht più costosi al mondo.  Lo yacht è stato progettato da Philippe Starck, un famoso designer francese. Koru è stato costruito in acciaio e alluminio. Lo yacht può raggiungere una velocità massima di 20 nodi ed è in grado di ospitare fino a 20 ospiti e 40 membri dell’equipaggio. Lo yacht è dotato di una serie di caratteristiche di lusso, tra cui: una piscina a sfioro con cascata,  cinema, una sala da pranzo per 16 persone, una palestra, un centro benessere.

  • Azzam  (500 milioni di euro)

L’Azzam è il più grande yacht al mondo, con una lunghezza di 180 metri. È stato costruito dal cantiere navale tedesco Lürssen per lo sceicco Khalifa bin Zayed Al Nahyan, presidente degli Emirati Arabi Uniti. L’Azzam è dotato di una gamma di caratteristiche di lusso, tra cui una piscina, un cinema, una pista da bowling, un eliporto e un garage per un sottomarino.

  • Eclipse  (1,1 miliardi di euro)

L’Eclipse è stato costruito dal cantiere navale tedesco Blohm + Voss per l’oligarca russo Roman Abramovich. È lungo 162 metri ed è dotato di una serie di caratteristiche di sicurezza e difensive, tra cui un sistema missilistico antiaereo e un sistema di rilevamento dei siluri. L’Eclipse è anche dotato di una piscina, un cinema, una pista da bowling e un eliporto.

  • Dae Jo Yeong  (500 milioni di euro)

Il Dae Jo Yeong è uno yacht da crociera costruito dal cantiere navale sudcoreano Dae Sun Shipbuilding & Engineering. È lungo 156 metri ed è stato commissionato dalla compagnia di navigazione Hyundai Heavy Industries. Il Dae Jo Yeong è dotato di una piscina, un cinema, una pista da bowling e un eliporto.

  • Luna  (430 milioni di euro)

Il Luna è stato costruito dal cantiere navale tedesco Lürssen per l’oligarca russo Andrey Melnichenko. È lungo 136 metri ed è dotato di una serie di caratteristiche di lusso, tra cui una piscina, un cinema, una pista da bowling e un eliporto.

  • Amadea  (400 milioni di euro)

L’Amadea è stato costruito dal cantiere navale tedesco Lürssen per l’oligarca russo Dmitry Rybolovlev. È lungo 127 metri ed è dotato di una serie di caratteristiche di lusso, tra cui una piscina, un cinema, una pista da bowling e un eliporto.

  • The Rising Sun  (350 milioni di euro)

Il The Rising Sun è stato costruito dal cantiere navale statunitense Newport News Shipbuilding per il magnate americano Larry Ellison. È lungo 138 metri ed è dotato di una serie di caratteristiche di lusso, tra cui una piscina, un cinema, una pista da bowling e un eliporto.

  • Equanimity  (300 milioni di euro)

L’Equanimity è stato costruito dal cantiere navale tedesco Lurssen per l’oligarca malese Jho Low. È lungo 134 metri ed è dotato di una serie di caratteristiche di lusso, tra cui una piscina, un cinema, una pista da bowling e un eliporto.

  • La Perle  (260 milioni di euro)

La Perle è stato costruito dal cantiere navale francese Blohm + Voss per il miliardario saudita Abdullah Al Futtaim. È lungo 132 metri ed è dotato di una serie di caratteristiche di lusso, tra cui una piscina, un cinema, una pista da bowling e un eliporto.

  • The Serene  (250 milioni di euro)

The Serene è stato costruito dal cantiere navale tedesco Lürssen per l’oligarca russo Andrey Melnichenko. È lungo 133 metri ed è dotato di una serie di caratteristiche di lusso, tra cui una piscina, un cinema, una pista da bowling e un eliporto.

  • Al Mirqab  (210 milioni di euro)

L’Al Mirqab è stato costruito dal cantiere navale tedesco Lürssen per l’oligarca saudita Hamad bin Jassim bin Jaber Al Thani. È lungo 133 metri ed è dotato di una serie di caratteristiche di lusso, tra cui una piscina, un cinema, una pista da bowling e un eliporto.

Questi yacht sono dotati delle ultime tecnologie e dei materiali più pregiati. Sono in grado di ospitare centinaia di persone e di offrire un’esperienza di navigazione senza pari.

Acquistare un yacht è un investimento significativo, che richiede un certo capitale. Oltre al prezzo di acquisto, infatti, bisogna considerare anche i costi di manutenzione, di ormeggio e di assicurazione.

Il primo passo per acquistare uno yacht è scegliere il modello e la dimensione più adatti alle proprie esigenze. È importante considerare il numero di passeggeri che si prevede di ospitare, il tipo di navigazione che si intende fare e le caratteristiche desiderate.

Il nostro consiglio è richiedere una consulenza ad esperti del settore in grado di consigliarti sui modelli e sulle caratteristiche giuste per te.

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Azimut Yachts: Magellano 66, il long range yacht da 20 metri

consumo yacht 20 metri

Magellano 66, il nuovo crossover di Azimut Yachts, è ideale per chi ama percorrere lunghe distanze, anche con condizioni di mare differenti

Libertà di navigazione, architettura navale avanzata, consumi efficienti e un approccio al design che esalta lo stile di vita di ogni armatore. Così continua a evolvere la Linea Magellano di Azimut con un ampio ventaglio di modelli tra i 13 e 30 metri.

Mentre lo scafo ampio e un’architettura degli spazi polivalente offrono piacere conviviale e intimità , l’efficienza dei consumi regala all’imbarcazione indipendenza in termini di scelta della destinazione, con la possibilità di intraprendere rotte a lungo raggio.

Magellano 66

Stabilità e comfort di navigazione: da puro crossover Magellano 66 permette di navigare in totale sicurezza, tanto in regime di dislocamento a 10 o 12 nodi quanto alle velocità più sostenute, fino a raggiungere una velocità di punta di circa 23 nodi.

Azimut sceglie di impiegare la fibra di carbonio nella costruzione dell’imbarcazione per alleggerirne il peso, caratteristica che insieme alla carena Dual Mode di seconda generazione, realizzata in collaborazione con lo Studio P.L.A.N.A., permette una riduzione fino al 20% dei consumi e di emissioni di CO2 nel range di velocità dai 15 ai 22kn rispetto ai normali scafi hard chine. Un risultato che pone meritatamente Magellano 66 all’interno della famiglia low emissions yachts di Azimut, che oggi rappresenta il 50% della gamma

Magellano 66 resta fedele alla sua essenza di crossover anche nel layout degli spazi interni con la possibilità di scegliere tra due soluzioni : una versione open space con galley e timoneria parzialmente a vista grazie alla scelta di arredi bassi, per chi desidera una continuità visiva degli spazi, o un layout Navetta con cucina e timoneria separate dall’area living, per chi preferisce una maggiore privacy e ambienti indipendenti per ospiti ed equipaggio.

consumo yacht 20 metri

Ancora una volta emerge la volontà del Cantiere di creare spazi multifunzione, per incontrare i gusti e lo stile di vita degli armatori

Il main deck, su un unico livello, con ampie vetrate sul mare, è concepito per offrire il massimo della luce naturale e dello spazio disponibili . All’area divani, posta all’ingresso del salone, segue più a prua la zona pranzo con tavolo rettangolare e sei comode sedute imbottite

Nel lower deck, la luminosissima cabina armatoriale con ampie vetrate e grandi armadiature è affiancata da altre due cabine di cui una matrimoniale e una doppia con letti singoli affiancati . Come ulteriore area funzionale, per la cambusa o le attrezzature sportive, o come ulteriore possibilità per riposare, esiste anche una quarta cabina configurabile con letti sovrapposti. L’accoglienza luminosa di ogni spazio è enfatizzata dalla scelta di forme curvilinee e una raffinata palette di toni neutri.

Magellano 66

Layout esterno da condividere, ampi spazi, e animo trasformista. A partire dal flybridge, sul quale è possibile aggiungere alla zona lounge di poppa un accogliente american bar ; e nel pozzetto, dove la zona dining si può facilmente trasformare in grande area relax ombreggiata e l’infinity terrace, con il parapetto in vetro trasparente, permette una vista a perdita d’occhio sul mare.

consumo yacht 20 metri

Azimut Magellano 66 – I dati tecnici principali

Lunghezza fuori tutto 20,15m
Larghezza max 5,54m
Immersione a pieno carico 1,68m
Dislocamento a pieno carico 46,4 t 
Motorizzazione 2×850 cv (625 kW) Man i6
Serbatoi carburante
Serbatoi acqua dolce
Materiale di costruzione Carbon fibre + GRP 
Costruttore  Azimut Yachts 
Design esterni & concept Azimut Yachts 
Design interni Azimut Yachts 
Progettista carena P.L. AUSONIO,
Naval Architecture & Azimut Yachts, R&D Department 

(Azimut Yachts: Magellano 66, il long range yacht da 20 metri – Barchemagazine.com – Luglio 2022)

Acconsento al trattamento dei miei dati personali come previsto dalla privacy policy (Regolamento UE 2016/679)*

consumo yacht 20 metri

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Consumo carburante barca: quanto spendo?

Scopriamo insieme a quanto possono arrivare i consumi in mare..

L’aumento del costo del carburante , già di per sé particolarmente elevato nella nostra penisola, ha inciso chiaramente anche sui consumi della barca da diporto, utilizzata durante la stagione estiva da migliaia di appassionati di mare e di nautica.

In questo articolo affronteremo il discorso sui consumi per le barche a motore di qualsiasi tipologia (barche, gommoni, ecc) e di qualsiasi dimensione, escluse tutte quelle imbarcazioni che superano i 24 metri di lunghezza.

Perché calcolare i consumi del motore di una barca non è immediato né facile .

Certamente è un dato di fatto che oggi capire quanto consuma una barca, a differenza di quanto avviene con estrema facilità all’interno del mondo automobilistico, è cosa quasi impossibile. Questo si può facilmente dedurre dal fatto che se nel campo automobilistico spesso l’azienda produttrice del motore è la stessa delle altre componenti dell’auto, con le imbarcazioni è difficile stabilire dove un motore verrà effettivamente applicato.

Quindi diventa fondamentale avvalersi dell’aiuto di un concessionario di barche serio ed affidabile.

Oltretutto, a vantaggio dei produttori di motori per il settore della nautica da diporto, non esiste ad oggi una normativa che indichi ai costruttori di propulsori le modalità con le quali indicare i consumi barca sul certificato di potenza, più comunemente conosciuto come libretto, ma solo l’obbligo di indicare i consumi dell’imbarcazione.

Alla fine ci troviamo aziende produttrici che potrebbero e scrivono il consumo massimo di una tipologia di motore, altre che si basano su un calcolo consumo carburante medio con una proporzione a “5 steps”. Altri infine indicano un consumo medio sulla base di test effettuati (realizzati su una sola imbarcazione, quindi da considerare davvero poco attendibili.

  Vuoi acquistare un gommone? Leggi alcuni nostri consigli in questo articolo .

I consumi imbarcazione ed i test avviati

Solo in tempi più o meno recenti alcune case produttrici di motori fuoribordo come la Yahama hanno iniziato a fare test pratici in acqua, al fine di poter fornire agli acquirenti ed ai rivenditori quante più informazioni possibili sul consumo motori marini. 

Una cosa simile la puoi trovare nei siti di alcune aziende produttrici o concessionari di barche. Non sempre sono pubblici ma spesso basta richiede le informazioni e ti rispondono con estrema velocità. Nel nostro concessionario di Mesagne, puoi trovare i test di quasi tutte le barche, nuove oppure alle volte anche usate , provati per velocità e giri motore differenti. Questo per garantirti le maggiori informazioni possibili sui consumi fuoribordo.

I consigli sul consumo in mare per ogni diportista

Il primo consiglio utile che ci viene in maniera del tutto naturale fornirti è quello di non partire dal consumo barca e quindi dal motore, bensì dalla scelta dell’imbarcazione perfetta per te. Il consumo del fuoribordo scelto chiaramente è sempre da rapportare alle prestazioni che pretendi dal tuo natante, che tu sia un diportista della domenica oppure un esperto di imbarcazioni e quindi dei consumi motori marini.

Non appena avrai scelto il natante giusto per te, scegli il motore che “monta” e cerca soprattutto l’esistenza di test su quell’imbarcazione (sia essa una barca oppure un gommone).

Una volta scelta la giusta combinazione tra motore e natante, dovresti valutare i dati con un’approssimazione del 10% circa sui consumi barche.

Infine, ripetiamo, ti conviene sempre rivolgerti al tuo concessionario di fiducia, che saprà fornirti le giuste indicazioni evitando così di incorrere a pubblicità ingannevoli e fuorvianti.

Quindi ti serve davvero conoscere i consumi della barca fuoribordo?

In linea di massima la domanda cruciale che devi sempre porti è: in che modo inciderebbe il consumo della mia imbarcazione in base all’utilizzo che ne faccio? Facendo un esempio pratico, stai valutando l’acquisto di una barca 9 metri con 2 motori da 200 cavalli diesel. In media, questa tipologia di barca in planata potrebbe consumarti 25/30 litri a motore per ora.

Se utilizzi questa propulsione per circa 100 ore in una stagione potresti arrivare a consumare circa 6000 litri, che moltiplicandolo per il costo medio (si spera ancora per poco) di 2€/litro fa circa 12000 €. Ti cambierebbe qualcosa spendere un pò di più e quindi valutare a monto il consumo previsto dai motori della tua imbarcazione?

Per ogni dubbio puoi venire a trovarci nel nostro showroom di Mesagne dove potrai ottenere tutte le info di cui hai bisogno. Metti un like sulle nostre pagine social per restare aggiornato sulle tante novità sul mondo della nautica da diporto!

 I motori Yamaha si rifanno il look! Scopri di più cliccando qui .

Entra in contatto con il Centro Nautico Idea Verde. Compilando il form, potrai ottenere tutte le informazioni di cui hai bisogno sulle barche, i gommoni, le moto d’acqua, i motori e gli accessori per la nautica da diporto. Il nostro help center risponderà nel minor tempo possibile.

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Ottimizzare i consumi in barca: una guida

Ottimizzare i consumi in barca

Ottimizzare i consumi in barca. Perché? Per risparmiare , ovviamente. Ma anche per aumentare l’autonomia di navigazione, considerando che il carburante oltre a costare, pesa e ingombra, e sarebbe quindi opportuno riuscire a navigare di più con meno carburante. Ottimizzare i consumi in barca è poi importante anche dal punto di vista ambientale, per ridurre al minimo le emissioni nocive. Ma come fare? Certo, il primo trucco sarebbe quello di navigare il più possibile a vela. Ma non sempre è possibile, e peraltro si stima che le barche a vela, a livello mondiale, costituiscano solamente l’8% del mercato(stando ai dati ICOMIA ). In un mondo di barche a motore – e di barche a vela che usano di frequente la navigazione a motore – ottimizzare i consumi in barca è fondamentale: vediamo come fare!

Come ottimizzare i consumi in barca: i fattori principali

Ridurre il consumo di carburante in navigazione: l’andatura, tenere sempre d’occhio il livello di carburante.

  • La potenza giusta : non di rado ci si imbatte in diportisti che, per risparmiare un po’, scelgono di acquistare un motore (fuoribordo, entrobordo o entrofuoribordo) non particolarmente potente, e anzi troppo debole per la propria barca. Il sotto-potenziamento del motore è però un risparmio illusorio, dal momento che i consumi non potranno che aumentare per via del lavoro a regimi più alti, per non parlare dell’usura maggiore di un propulsore sempre sotto sforzo. È sempre molto meglio quindi acquistare un motore per barca di potenza adeguata.
  • L’elica di dimensione esatta : un discorso simile si può fare anche a proposito dell’ elica , incaricata di tradurre il lavoro del motore in propulsione per la barca. Ecco dunque che per ottimizzare i consumi in barca è bene assicurarsi di avere un’elica del diametro perfetto e del passo adeguato, per non sprecare nemmeno un po’ della potenza creata dal motore.
  • La manutenzione del propulsore: per mantenere bassi i consumi del carburante in barca è ovviamente necessario mantenere alla perfezione il motore e tutti i dispositivi che lo compongono. Parliamo quindi di candele, di pompe, di filtri, di condotti, di iniettori e via dicendo, tutto deve essere perfettamente mantenuto con tagliandi regolari nel tempo.
  • La pulizia della carena: avere un’opera viva in buone condizioni è fondamentale per ottimizzare i consumi in barca. Ecco dunque che scegliere la migliore antivegetativa per la propria barca è un vero e proprio investimento, per poter navigare di più – e più velocemente – a fronte di un consumo minore di carburante. Questo discorso va peraltro fatto anche per le appendici della carena, a partire dall’elica, che deve essere sempre pulita per essere efficiente.
  • La regolazione del trim : quando presente, il trim è un fattore importante per ridurre i consumi di carburante. Potere contare su un buon assetto significa infatti poter utilizzare al meglio l’elica, in modo da ridurre l’uso di carburante.
  • I carichi : per ottimizzare i consumi è bene pensare anche ai carichi presenti in barca, che vanno distribuiti in modo intelligente, sempre per avere l’assetto giusto per la navigazione.
  • La rotta : in tanti sono convinti che scegliere la rotta più breve sia sempre il miglior modo per far scendere di meno l’ indicatore del livello del carburante . Non è così: bisogna scegliere le rotta più intelligente, anche a costo di dover fare più miglia. Pensiamo per esempio al mare mosso: nel caso in cui la rotta più breve si traduca in onde in prua, è senz’altro meglio – per ottimizzare i consumi e per aumentare il comfort di navigazione – allungare la rotta, oppure impostare una navigazione a zig-zag.

Altro fattore da tenere in considerazione per ottimizzare i consumi in barca è lo stile di navigazione , e più nello specifico l’andatura . Abbiamo deciso di trattare questo aspetto a parte, in quanto particolarmente trascurato. Qual è l’andatura perfetta? Ebbene, ogni scafo ha la sua. Pensiamo per esempio a uno scafo dislocante : qui la resistenza esercitata dell’acqua aumenta in proporzione alla velocità di navigazione, fino a un punto esatto, oltre il quale spingere ulteriormente sul motore diventa inutile. Sì, perché a quel punto i consumi aumentano in modo significativo, a fronte di una velocità che resta praticamente invariata: la velocità indicativa da non superare si ricava sommando tanti nodi quanto i sono i metri di lunghezza dello scafo alla linea di galleggiamento.

Per quanto riguarda gli scafi plananti , l’andatura più conveniente in fatto di consumi è quella che si raggiunge a una velocità leggermente superiore a quella di planata, che possiamo chiamare quindi “ velocità minima di planata ”. Nel momento in cui per motivi vari non ci si può permettere la planata, avanzando quindi in dislocamento, è bene mantenersi molto distanti dalla velocità di planata, per ridurre al minimo la resistenza esercitata dall’acqua.

Per rendersi conto di quelli che sono i consumi della barca è bene avere sempre sott’occhio l’indicatore del livello del carburante. I serbatoi carburante che non ne prevedono uno, va sottolineato, possono essere resi “intelligenti” con gli appositi kit carburante , i quali comprendono sia il galleggiante da inserire all’interno del contenitore, sia l’indicatore del carburante da installare in bella vista.

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Nicola Andreatta

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INFINITY TERRACE

Tutti gli spazi sono stati ideati per favorire il massimo del comfort e della convivialità a bordo del Magellano 66. Nel pozzetto, un divano semicircolare abbraccia il grande tavolo da pranzo, regalando agli ospiti una meravigliosa vista sull’orizzonte grazie al parapetto trasparente.

Azimut-Magellano66 Cockpit 3

TRA CIELO E MARE

Il flybridge è suddiviso in tre aree distinte e, per chi desidera un ulteriore livello di comfort, è possibile integrare un elegante American bar. Grande attenzione è stata riservata ai vani storage, generosi, spaziosi, comodi e perfettamente integrati nel design.

Azimut-Magellano66 Salon 1

TOTALE PRIVACY

Il layout del main deck è studiato per garantire privacy tra ospiti ed equipaggio, anche nella versione open-space. Nella seconda versione proposta, Navetta, la privacy raggiunge un livello ancora più alto grazie alla completa separazione tra cucina e timoneria, accessibile tramite una porta laterale. La versione Navetta prevede inoltre uno storage aggiuntivo a servizio della cucina.

Azimut-Magellano66 Dining Area 3

L’ARTE DELLA QUOTIDIANITÀ

Il design degli interni è caratterizzato da intimità ed eleganza. Le atmosfere a bordo del Magellano 66 sembrano come sospese nel tempo e grazie alla loro armonia e raffinatezza impreziosiscono ogni esperienza di navigazione, soprattutto quelle a lungo raggio. Particolare importanza è data alle aree storage, studiate per custodire tutto il necessario per soggiorni lunghi e piacevoli.

Azimut-Magellano66 VIP Cabin 1

Tecnologie di bordo

Azimut-TF Carena-Ita

CARENA DUAL MODE

La carena Dual Mode è una carena semiplanante ad alta efficienza studiata per ridurre i consumi e le emissioni di CO2 alle medie velocità fino al 20%*   garantendo  un comfort di navigazione superiore anche in caso di mare formato. La carena a doppio spigolo, abbinata alla prua verticale, consente di navigare confortevolmente sia alle basse velocità per un tempo prolungato che alle velocità più sostenute attenuando l’impatto sull’onda ed offrendo in questo modo una maggiore libertà di navigazione.

*rispetto ad imbarcazioni di pari peso e dimensioni con carena a spigolo tradizionale

Carbon tech_0009_Magellano-66

Pioniere nell’uso della fibra di carbonio che va oltre l’aspetto di pura performance, Azimut ha lanciato la “Carbon Tech Generation”, ovvero yacht con estesi volumi di bordo in grado di conservare un’eccellente stabilità e una perfetta gestione della barca. La barca, che in questo modo conserva il baricentro basso, è stata realizzata in fibra di carbonio principalmente nelle parti superiori, alleggerendo i componenti laminati del 30% e riducendo il rollio fino al 15%.

Azimut_TF_High technical standard declaration

Il design e l’ingegneria di questo yacht sono stati progettati in conformità ai più alti standard tecnici previsti per navi da diporto. Azimut Yachts rilascia una dichiarazione relativa all’utilizzo di materiali premium, alla tecnologia avanzata e alle rigorose procedure di collaudo.

Magellano66-Flybridge

MAGELLANO 66 in sintesi

  • Lunghezza fuori tutto (incl. pulpito) 20,15 m (66' 1'')
  • Larghezza max 5,54 m (18' 2'')
  • Immersione (incl. eliche a pieno carico) 1,72 m (5' 7'')
  • Dislocamento (a pieno carico) 46,4 t (102293 lb)
  • Materiale di costruzione VTR + Fibra di carbonio
  • Exterior designer Azimut Yachts
  • Interior designer Azimut Yachts
  • Hull designer P.L. AUSONIO Naval Architecture & Azimut R&D Dept.
  • Costruttore Azimut Yachts
  • Carena Semiplanante Dual Mode
  • Certificazioni CE A; NMMA
  • Cabine 3/4 + 1 crew
  • Posti letto 6/8 + 2 crew
  • Servizi 3 + 1 crew
  • Motorizzazione 2 x 850 hp (625 Kw) MAN i6
  • Velocità massima (carico di prova) up to 24 kn
  • Velocità di crociera (carico di prova) up to 19 kn
  • Serbatoio carburante 4500 l (1189 US Gal)
  • Serbatoi acqua dolce 1000 l (264 US Gal)

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Mega Yacht: cosa sono, quanto costano, e quanto costa manutenerli

mega yacht

I mega yacht sono imbarcazioni di lusso che hanno fatto la loro comparsa sul mercato negli anni ‘80. Il primo della storia è stato il panfilo Nabila, varato nel 1979 e di proprietà del petroliere Kashoggi.

La loro caratteristica, come suggerisce il nome, è quella di avere dimensioni che superano di molto gli standard degli yacht tradizionali.

Mediamente infatti le lunghezze di un super yacht si aggirano sui 40 metri ma si spingono anche molto oltre, non essendoci limiti alle loro dimensioni e stazza, che non siano quelli stabiliti dai desideri e dalle possibilità dei loro proprietari.

Al momento il più lungo in assoluto è l’Azzam che misura 180 metri ed è super anche per il prezzo (500 milioni di euro) e la quantità di carburante che può contenere (un milione di litri).

Riassumendo…

Che cosa sono i mega yacht?

I mega yacht sono yacht di 40 metri e più di lunghezza dotati di finiture e optional di lusso. Alcuni celebri mega yacht sono:

  • l’Eclipse, lo yacht di Abramovich spodestato dall’Azzam per il primato nella lunghezza, ancora insuperabile per le due piattaforme di atterraggio per elicotteri e un sistema di difesa lancia-missili.
  • Il Mirage, lo yacht invisibile costruito in vetro se guardato a 50 metri di distanza.
  • Il Custom Line Navetta 37  di Ferretti Group, capace di raggiungere, a fronte delle grandi dimensioni, una velocità di 12 nodi.
  • CRN Chopi Chopi, il più grande mega yacht costruito ad Ancona.

Altri super yacht vantano piscine e spiagge interne, e spazi da far invidia alle costruzioni di lusso realizzate sulla terraferma.

Nel settore dei luxury yacht, queste “navi private” rappresentano circa 1/4 del mercato complessivo. Una porzione destinata a crescere e che, prevedibilmente presto, raggiungerà il 50% del totale.

L’Italia è uno dei paesi dove la costruzione di queste imbarcazioni di lusso di grandi dimensioni sarà strategica per l’intero comparto nautico e l’interesse per queste realizzazioni straordinarie è molto alto.

Ma quali sono per un potenziale armatore le voci di spesa di cui tener conto? Proviamo a vederle tutte.

Costo mega yacht: la panoramica completa

Il costo di questi super yacht, come è facile immaginare, varia al variare delle loro dimensioni. Se uno yacht di lusso tra i 30 e i 40 metri come il  Navetta Custom Line 42  ha un prezzo di listino di 18 milioni di euro, i modelli da 100 metri, invece, sfiorano, e a volte superano, i 100 milioni di euro. Fino salire ai 500 milioni del già citato Azzam.

Si tratta di veri mostri del mare, come quelli realizzati da Blohm + Voss, o firmati da designer come Francesco Paszkowski e Lenard Nuvolari, che richiedono disponibilità pressoché illimitate se si considerano tutte le spese che comportano.

Voci importanti di spesa riguardano infatti la gestione del personale, stipendi extra compresi, e quella per il corredo e i complementi d’arredo che saranno inevitabilmente all’altezza degli standard qualitativi di design e pregio, che caratterizzano fin nei dettagli qualsiasi yacht o mega yacht di lusso.

Vediamo quali cifre raggiungono le spese più ordinarie legate alla manutenzione di un super yacht.

Gli  yacht in vendita  di certo non mancano anche quando si parla di mega yacht, ma potrebbe essere utile sapere che i prezzi scendono di molto quando si opta per l’usato.

La scelta di modelli disponibili è ampia anche in questo caso.

Ti interessa conoscere la nostra lista di yacht nuovi? Scopri quale sarà la tua prossima imbarcazione di lusso. Clicca per collegarti alla pagina dedicata.

Mega yacht: quanto costa manutenerli

La spesa complessiva prevista è di circa il 10%  del valore di acquisto a cui sono da aggiungere i costi di alaggio, sosta ed equipaggio.

Sono da tenere in conto poi i costi di manutenzione ordinaria che proteggono da umidità, sole e sale, e quelli di manutenzione straordinaria che tengono conto di altri piccoli incidenti straordinari.

Indicativamente possiamo ipotizzare un costo di 12.000 euro per alaggio e varo e altri 10.000 per la manutenzione dei motori.

Per finire, inciderà sul totale delle spese anche l’acquisto degli accessori che garantiscono di migliorare lo stato di salute dello yacht.

Molto rilevanti sono anche i costi di ormeggio. La  marina più cara in assoluto è Capri , dove va conteggiata quotidianamente una spesa addirittura doppia a quella del  Port de Saint Tropez : 2585 euro al giorno per uno yacht di 40+ metri, in alta stagione. Alla capolista italiana seguono le  marine di Porto cervo  e  Portofino , dove comunque non si scende al di sotto dei 2000 euro.

Anche in questo caso i costi aumentano all’aumentare delle dimensioni, sempre però che l’ormeggio sia consentito.

Tra queste ricordiamo la  marina di Mirabello a La Spezia, la quale è sicuramente una delle marine più adatte per l’ormeggio dei megayacht – è stata scelta da Giorgio Armani per la sua M/Y Main.

In genere però, come già accennato, non tutte le marine consentono alle imbarcazioni di lusso di grandi dimensioni: e dai 70 metri di lunghezza in poi l’unica possibilità è levare l’àncora al largo.

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Quanto costa uno yacht di 25 metri? Guida ai prezzi e agli acquisti 2023

consumo yacht 20 metri

L’aspirazione di possedere uno yacht di lusso suscita l’immaginazione di molti intenditori e appassionati di nautica. Nel 2023, il mercato nautico ha continuato a evolversi, influenzato da complesse dinamiche economiche, e lo yacht di 25 metri rimane un simbolo di prestigio e libertà. Lo scopo di questo articolo è quello di svelare il prezzo degli yacht 2023 , concentrandosi sui numerosi fattori che ne definiscono il costo. Rivolta sia ai potenziali acquirenti che agli appassionati, questa guida all’acquisto di yacht vuole essere una fonte di informazioni accurate, che faccia luce sul costo degli yacht da 25 metri per aiutarvi a prendere una decisione consapevole.

Guida ai prezzi e fattori di influenza

Capire il prezzo base di uno yacht di 25 metri.

Navigare in acque cristalline a bordo del proprio yacht di lusso è un’aspirazione per molti, ma qual è la realtà finanziaria dietro questo sogno? Nel 2023, il prezzo di partenza di uno yacht di 25 metri può variare notevolmente in base a una serie di criteri. Storicamente, l’acquisto di un simile gioiello galleggiante parte da alcuni milioni di euro. Si tratta di una stima iniziale, che spesso tiene conto solo del design standard senza fronzoli.

L’analisi di mercato di quest’anno rivela una tendenza al rialzo, correlata a una maggiore richiesta di personalizzazione di alta gamma e all’utilizzo di tecnologie all’avanguardia. La crescente sofisticazione dei sistemi di navigazione e di comfort di bordo giustifica in parte questa inflazione.

Fattori che influenzano il costo di uno yacht di 25 metri

La tariffa di base può essere trasformata da una miriade di variabili. Ecco alcuni dei fattori più decisivi:

  • Personalizzazione e specifiche tecniche : le richieste di personalizzazione, come finiture in materiali esotici, attrezzature per il tempo libero su misura o un motore più potente, possono far lievitare il costo ben oltre il prezzo base.
  • Prestigio del produttore e del marchio : scegliere un produttore rinomato o un marchio sinonimo di lusso può comportare un costo aggiuntivo significativo, ma in genere garantisce maggiore qualità e valore di rivendita.
  • Costi associati : non trascurate i costi accessori come l’equipaggio, la manutenzione regolare, l’ormeggio e l’assicurazione, che insieme si sommano a un budget annuale considerevole.

Questi fattori possono far fluttuare notevolmente il prezzo di uno yacht di 25 metri , sottolineando l’importanza di una valutazione approfondita prima di qualsiasi acquisto.

Esempi concreti di yacht da 25 metri e relativi prezzi

Per illustrare la varietà di opzioni e fasce di prezzo disponibili, vediamo alcuni esempi:

Modello di yacht Prezzo base Prezzi con personalizzazioni
Azimut Grande 4,5 milioni di euro 6 milioni di euro
Sunseeker Predator 3,8 milioni di euro 5,5 milioni di euro
Principessa Y85 4 milioni di euro 6,2 milioni di euro

Questi dati sono indicativi e dipendono in larga misura dalle specifiche ordinate dal cliente. Opzioni aggiuntive e servizi esclusivi possono includere, ma non solo, sistemi di intrattenimento avanzati, sommergibili integrati o suite proprietarie personalizzate, ognuno dei quali aggiunge un ulteriore livello al costo finale.

Nozione di intenzione dell’utente: guidare il lettore attraverso i diversi prezzi e le ragioni che li giustificano, per un budgeting realistico.

In questo spirito di trasparenza e praticità, il nostro obiettivo è quello di fornire una guida completa all ‘acquisto di yacht che offra ai futuri proprietari una visione chiara del mercato attuale. Comprendere le numerose sfaccettature del prezzo aiuta a redigere un budget realistico e ad anticipare le spese future: fattori cruciali per qualsiasi acquirente informato.

Investire in uno yacht di 25 metri: le domande più frequenti

Quale budget dovete prevedere oltre al costo di acquisto iniziale.

L’acquisto di uno yacht di lusso è solo il primo passo di un percorso finanziario più consistente. Oltre al costo iniziale, che comprende la progettazione, la costruzione e l’acquisto stesso, ci sono altri costi significativi da considerare. È necessario prevedere le spese operative, tra cui l’equipaggio, i costi del carburante, la manutenzione, le riparazioni regolari, l’assicurazione e i costi di ormeggio. Per uno yacht di 25 metri, queste spese possono arrivare rapidamente a centinaia di migliaia di euro all’anno. È quindi essenziale pianificare un budget complessivo che comprenda questi aspetti per mantenere lo yacht in condizioni di navigabilità e garantirne il lusso costante.

Come influisce il luogo di acquisto sul prezzo di uno yacht?

Il mercato degli yacht è globale, ma le variazioni regionali possono influire sul prezzo di acquisto. Tasse, dazi all’importazione e costi di trasporto sono solo alcune delle variabili economiche da considerare. Ad esempio, l’acquisto di uno yacht nella regione europea può comportare costi aggiuntivi dovuti all’IVA, mentre altre regioni offrono interessanti incentivi fiscali. Inoltre, la vicinanza a cantieri navali rinomati può ridurre i costi di consegna e talvolta anche quelli associati alla manodopera specializzata. Scegliere il posto giusto per l’acquisto può quindi essere una mossa strategica per ottimizzare l’esborso iniziale.

Yacht nuovi o usati: quali sono le differenze di costo?

La differenza di prezzo tra uno yacht nuovo e uno usato di 25 metri può essere notevole. Un nuovo modello beneficia delle più recenti innovazioni tecnologiche e della garanzia del produttore, ma a un prezzo superiore. D’altra parte, uno yacht di seconda mano può offrire un miglior rapporto qualità-prezzo, tenendo conto del deprezzamento. Tuttavia, al prezzo di acquisto può essere aggiunta una tassa di ristrutturazione o di ammodernamento se l’unità richiede una ristrutturazione o se l’acquirente desidera personalizzare alcuni aspetti dello yacht. Anche l’età dello yacht, le sue condizioni e la sua storia di manutenzione influiscono sulla differenza di costi da prevedere.

Quali sono i costi annuali di manutenzione di uno yacht?

La manutenzione annuale di uno yacht di 25 metri comprende diversi elementi essenziali per il suo buon funzionamento e per preservarne il valore. La manutenzione preventiva e correttiva, il rinnovo delle certificazioni di sicurezza, gli aggiornamenti tecnologici e la manutenzione estetica sono tra le voci di spesa ricorrenti. Occorre inoltre tenere conto dei costi di stoccaggio invernale e fuori stagione. Si stima che queste spese possano rappresentare ogni anno circa il 10% del prezzo iniziale dello yacht, una cifra da non trascurare nella pianificazione del budget.

Finanziamento e assicurazione: quale impatto sul costo totale?

Il finanziamento e l’assicurazione di uno yacht di lusso sono aspetti cruciali della gestione finanziaria dell’acquisto. Il finanziamento a debito comporta l’applicazione di interessi passivi e incide sul costo totale dell’investimento. Per quanto riguarda l’assicurazione, deve essere sufficientemente completa da proteggere da vari rischi, tra cui danni, responsabilità civile e incidenti in mare. Queste polizze assicurative sono spesso costose a causa dell’elevato valore dei beni assicurati e possono variare a seconda della zona di navigazione e dell’utilizzo dello yacht. È quindi essenziale valutare attentamente questi costi per assicurarsi che siano in linea con le capacità finanziarie del proprietario.

Navigazione verso uno yacht di 25 metri

Investire in uno yacht di 25 metri rappresenta un impegno finanziario considerevole nel 2023. Gli elementi presentati in questa guida all’acquisto di uno yacht sottolineano l’importanza di un’analisi meticolosa dei costi intrinseci, che spesso superano il prezzo di acquisto iniziale. Dalle spese operative ai costi di manutenzione, ogni fattore deve essere attentamente esaminato. Consultate gli esperti di nautica da diporto per avere una panoramica completa, che faciliti un processo decisionale informato e adeguato alle vostre aspirazioni marittime e finanziarie. Considerate attentamente ogni aspetto per evitare che il vostro sogno di uno yacht di lusso si trasformi in un’odissea economica imprevista.

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Quanto consuma una barca?

Scusi, ma quanto consuma.

Questa è la domanda che spesso mi fanno.

Voglio partire dal principio, anche se logico.

Le barche a vela consumano molto meno a parità di lunghezza rispetto alle barche a motore siccome vanno a vela e, quanto entrano ed escono dal porto o navigano a motore, la potenza di quest’ultimo è in proporzione piccolissima.

Affermare quindi che le barche a vela consumano meno rispetto alle barche a motore, sarebbe come affermare che la bicicletta consuma meno della motocicletta. Barche a vela e barche a motore, sono due sport differenti e sotto questo aspetto non confrontabili.

Voglio quindi affrontare il discorso più utile riguardo ai consumi e approfondire la questione sulle barche a motore di qualsivoglia dimensione e tipologia di motore, escluse le navi cioè mezzi sopra i 24 metri.

Capire quanto consuma una barca, cosa che si fa normalmente quando si cerca una nuova auto sfogliando una rivista automobilistica, è al momento quasi impossibile.

La faccenda è subito spiegata, in quanto nel campo nautico chi produce i motori non è lo stesso soggetto che produce la barca e viceversa. Quindi il produttore di motore fa il suo prodotto cercando di fare il meglio, ma di fatto senza sapere dove andrà poi applicato.

Non esiste a tutt’oggi una normativa che indichi ai costruttori di propulsori il modo in cui il consumo debba essere indicato sul certificato di potenza, comunemente chiamato libretto, ma solo l’obbligo di indicarlo.

Quindi, ci troviamo aziende produttrici che scrivono il consumo massimo a banco di quel motore, altri un consumo medio teorico con la proporzione a 5 steps classico degli americani, altri che indicano un consumo medio in base ai test effettuati su una sola barca.

Pensate a quanto sia difficile da interpretare e poco utilizzabile un dato del genere.

Per spiegarmi meglio, è come chiedere quanta acqua consuma una persona di 80 kg al giorno. Impossibile dirlo in quanto le variabili sono quasi infinite, considerando le differenze tra uomo e donna, sportivo o sedentario, in quale momento della giornata: se mentre è al PC o dopo una partita a calcio.

Insomma, volere stabilire una quota certa, è possibile solo ed esclusivamente facendo un test specifico su quella barca, con quel motore, con quelle condizioni specifiche di mare o lago ed esattamente con quelle persone e pesi caricati.

Quindi normalmente si procede per approssimazione, che è la strada più battuta ed anche la più intelligente.

Recentemente molte case produttrici di motori hanno iniziato a fare test pratici in acqua, al fine di poter dare un’informazione più chiara agli appassionati della nautica. Anche alcune testate giornalistiche di settore fanno test comparativi che aiutano ad avere dei parametri paragonabili a barche simili alla tua o a quella che vorresti prendere.

Nel campo dei fuori bordo uno degli esempi è Honda, che pubblica sul suo sito i Performance Bulletin , per tutti i modelli di motori che ha testato sulle diverse barche o gommoni.

Una cosa simile la puoi trovare nei siti americani delle barche prodotte negli Usa. Non sempre sono pubblici ma spesso basta mandare una mail e ti rispondono con estrema velocità. Nella rete dei concessionari BENETEAU puoi trovare i test di quasi tutte le barche, provati per velocità e giri motore differenti.

L’equazione “grammi/cavalli/ora + 30%”, è un’indicazione valida ai fini informativi, sicuramente più vicina alla realtà rispetto ai dati riportati sul certificato del motore ma spesso è inadattabile alle condizioni normali di utilizzo della barca.

Se ti interessa sapere quanto può consumare una barca ti elenco le regole da seguire e quelle da non seguire.

  • Parti dalla barca e non dal motore
  • Una volta che hai capito di che tipologia di barca ene vuoi capire i consumi, vedi che motori monta
  • Cerca i test fatti da riviste o case produttrici di motori, di quel motore su quella barca
  • Se non esistono test specifici, cerca test fatti di quel motore su barche simili
  • Se non esistono test specifici di quel motore, cerca un produttore paragonabile
  • Valuta i dati con un’approssimazione del +/- 10%

Da non seguire come dato certo

  • L’indicazione sui certificati di potenza o libretti
  • Indicazione del mio amico tuttologo
  • Le indicazioni degli spot pubblicitari

Concludendo voglio lasciarti con una domanda:

A quanto realmente ti serve conoscerne il consumo quando acquisti una barca?

Cosa cambia nella tua vita se la barca che stai acquistando consuma il 20% in più o in meno, considerando che se è la tua unica passione ed hai molto tempo libero, la usi mediamente 300/400 ore all’anno e se invece hai anche altre passioni e magari la utilizzi con la famiglia, stai col motore acceso meno di 100 ore l’anno?

Considera l’ipotesi che stai valutando l’acquisto di una barca da 10 metri con 2 motori da 200 cavalli diesel. Mediamente la barca in planata potrebbe consumarti 25/30 litri a motore per ora.

Utilizza come dato quindi 60 litri ora. Considera di utilizzare molto la barca, 100 ore in una stagione che si traduce in 6000 litri, che moltiplicandolo per € 1,80 sono € 10800,00.

Il 30% in più sono circa € 3240. A questo punto segui la mia riflessione che va oltre agli aspetti in materia di ecologia che non voglio affrontare qui:

Stai per comprare una barca di circa 10 metri che da nuova ha un prezzo medio che oscilla tra i € 150.000,00 ed i € 250.000,00, spendi per il posto barca mediamente 4/5.000,00 e il fatto che la barca che ti piace consuma € 3000 circa in più all’anno ti fa veramente titubare?

Buona riflessione e continua a seguirmi.

14 pensieri su “ Quanto consuma una barca? ”

Scusa … non mi tornano mica i conti finali: se ho un consumo medio di 60 litri/ora e uso la barca per 100 ore, mi pare che dovrei consumare in tutto (60×100=6000) 6.000 litri di benzina, che moltiplicati per €1,80 farebbero €10.800, il cui +30% sarebbero circa €3.000 e non €300. In un anno mi pago circa il 60% minimo del solo posto barca … che proprio pochissimo in assoluto non è! O sbaglio?

Ciao Riccardo, ti ringrazio per la precisazione che ho prontamente corretto. Errori di calcolo a parte, con il mio articolo ho voluto fare riflettere sulla reale situazione e non sulle percezioni.

Considera che mediamente le imbarcazioni a motore in USA vengono usate a motore acceso per 37 ore anno (dati ECOMIA) ed in Italia non superiamo le 50.

Ora, se riconti tutto con il prezzo attuale del carburante vedrai che stiamo parlando di circa € 1000,00.

Questo importo non dice molto in valore assoluto, ma rapportato alla barca di cui faccio riferimento, non fa sicuramente la differenza.

Grazie per lo spunto

Io da oltre 50 anni posseggo una barca, non troppo grande, sui 10 metri. Una cosa però l’ho capita già dopo la prima stagione. Le barche sono come le belle ragazze, se ti piacciono prendile e divertiti come ti pare ma, una cosa non dovrai mai fare : i conti. È un gioco meraviglioso ma sempre in perdita a livello economico. Comunque si vive una volta sola!!!! Quindi…. Buon divertimento e buon vento sempre in poppa.

Questo è lo spirito Luciano! Buon vento.

Sono assolutamente d’accordo! Devi viverla e basta…se cominci a fare conti di convenienza non fai piu’ niente. Il costo minore (per quanto mi riguarda)alla fine poi è proprio il carburante….godiamocela e basta!

Ciao Lorenzo, grazie per aver condiviso il tuo pensiero e Buon Vento sempre.

Pubblico una considerazione fatta da su Facebook. Bruno Macigno: buongiorno, ho trovato un vecchio articolo o post sui consumi dei motori, la firma è Oscar Bellandi. non so se sia stato lei a scriverlo, nel caso è molto vago e impreciso, mancante di un dato molto importante relativo alla qualità del mare e del vento che possono influire sul consumo solo in relazione alla velocità , per ciò che riguarda il consumo specifico il calcolo è giusto ed è molto variabile solo se è abbinato alla velocità. questo mio intervento è solo a titolo informativo perchè sto avendo discussioni (molto pacate) con conoscenti e amici vari sui consumi dichiarati da questi che a mio avviso sono eccessivamente ridotti, come se si facesse una gara a chi consuma meno portando dati alla fine non veritieri. non sono un ingegnere ma ho sottoposto questi quesiti ad un ingegnere specializzato in motori e relativi consumi di vari carburanti o combustibili, ( è il suo lavoro) consulente anche di organi di ricerca a livello nazionale, il quale è rimasto sia stupito che incredulo su certe dichiarazioni di consumi eccessivamente ridotti. poi tutto è possibile personalmente sono il re dei dubbiosi…………………….. https://www.barchemania.com/quanto-consuma-una-barca/

Buongiorno Bruno, innanzi tutto grazie per il commento che mi da modo di approfondire la questione.

Nell’articolo, scrivo che se uno vuole sapere veramente quanto consuma una barca è necessario un approccio empirico. ” …Quindi normalmente si procede per approssimazione, che è la strada più battuta ed anche la più intelligente. Recentemente molte case produttrici di motori hanno iniziato a fare test pratici in acqua, al fine di poter dare un’informazione più chiara agli appassionati della nautica. Anche alcune testate giornalistiche di settore fanno test comparativi che aiutano ad avere dei parametri paragonabili a barche simili alla tua o a quella che vorresti prendere. Nel campo dei fuori bordo uno degli esempi è Honda, che pubblica sul suo sito i Performance Bulletin, per tutti i modelli di motori che ha testato sulle diverse barche o gommoni…”

Sulle varianti che complicano i calcoli scrivo: ” …Capire quanto consuma una barca, cosa che si fa normalmente quando si cerca una nuova auto sfogliando una rivista automobilistica, è al momento quasi impossibile. La faccenda è subito spiegata, in quanto nel campo nautico chi produce i motori non è lo stesso soggetto che produce la barca e viceversa. Quindi il produttore di motore fa il suo prodotto cercando di fare il meglio, ma di fatto senza sapere dove andrà poi applicato…”

Detto questo, i calcoli ingegneristici come la formula: “grammi/cavalli/ora + 30%”, è una vera approssimazione che spesso è completamente stravolta nei test.

Concludendo solo i test danno una vera risposta, siccome le variabili sono talmente tante che cercare di essere precisi sulla carta è quantomeno azzardato.

Alla Prossima Buon Vento

Non mi fa titubare,mi dà la certezza che non mi posso permettere di spendere tanto per il carburante. Intanto non è detto che io compri una barca nuova da 250.000 euro, ma semplicemente un 8 metri usato da 25.000. e 300 cv.Per il posto barca ho dato un’occhiata e, ammesso che ci siano posti liberi, si trova anche a meno (almeno qui in Toscana). Considerato le spese di manutenzione,assicurazione, e appunto attracco e rimessaggio ho capito che potrei,sì, permettermi di mantenerla ma…non ci potrei andare, proprio visti i consumi.Eccome se serve informarsi prima sul consumo ed è lecito titubare!

Buongiorno Andrea, ti ringraziamo di aver condiviso il tuo punto di vista. Buon Vento

Buongiorno Come Lei sono molto titubante anche io. Addirittura il mio budget è sotto i 15mila per un natante sotto i 10 MT. Posto barca dalle mie parti me la dovrei cavare con 2- 2,5 Mila di Però Il dubbio sui consumi rimane, per esperienza lavorativa ( lavoro sui Crew-boat mezzi interamente d’ alluminio di 50 MT con 4 motori principali da 1500 CV ognuno Caterpillar o Cummins con dei consumi molto variabili in base alle condimeteo il mare mosso influisce non poco,alla corrente se si naviga con correnti a favore si consuma meno,il carico a bordo influisce non poco sui consumi ) ma posso dichiarare che quello che più influisce sui consumi è la velocità i giri motori. Su un mezzo con 4 motori da 2500 CV Caterpillar a giri massimi (in sicurezza) raggiungiamo una velocità di 27 Knt con un consumo di gasolio di 250 kg a motore praticamente 1 tonnellata/ora totale. Stessa nave a 1050 giri motori a una velocità di 14,5-15 Knt consuma 120 kg a motore per un totale di 480 kg tutti e quattro i motori, meno della metà. La mia domanda è: se non m’ interessa la velocità stesso discorso vale per le barche sia a benzina che a gasolio da diporto? Dovrei acquistare un Fairliner da 9mt con 2 motori entro fuori bordo volvo a benzina e andando a una velocità da passeggio 10 Knt diciamo riesco ad abbassare notevolmente i consumi? Buon vento a tutti Beast regards Benedetto M. [email protected]

Buongiorno Benedetto, vado subito alle risposte per non fare giri inutili di parole. Mediamente un motore diesel consuma su una barca planante dal 30% al 40% in meno ma se lo mantengo sempre o quasi su di giri, il risultato è che andrò meno veloce di un motore benzina a la differenza di consumi si riduce quasi a zero. Un entro bordo diesel ha senso se non voglio avere prestazioni e voglio girare lentamente. Questo discorso è valido se parliamo di barche di circa massimo 10 metri di circa 7/8000 kg.

Seconda: credo che essendo una barca planante, per risparmiare sui consumi dovrai navigare a 7/8 nodi siccome a 10/12 la barca inizierà a voler planare, e questa è la condizione peggiore nel rapporto di resa e consumo.

Queste sono idee teoriche che vanno verificate con quella specifica barca e non sulla carta o chiedendo in giro.

Se non so come fare, una valida opzione è quella di fare il pieno fino all’orlo, poi navigarci alla velocità che desidero per 1 o 2 ore poi tornare a rifare il pieno all’orlo come prima. In questo modo avrà il dato Vero e Specifico di questa barca.

Buongiorno e grazie Oscar, risposta molto esaustiva la tua e devo dire che ha risolto i miei dubbi (almeno in parte, anche perché l altra parte è da appurare sul campo nell’ atto pratico e il tuo sistema del pieno prima e dopo è sicuramente il modo più veritiero). Spero che il mio sogno vada in porto e soprattutto che non mi “sveni”, ormai prossimo alla pensione con 40 anni di navigazione di cui quasi 30 al Comando di Rimorchiatori e Crew/boat probabilmente il mare il suo profumo il suo colore e soprattutto la pesca non mi ha ancora stufato, miei colleghi mi dicono che sono pazzo. Un aneddoto che mi racconta sempre mio padre anche lui Comandante e oggi ha 94 anni; un Comandante, dopo aver chiuso la sua carriera lavorativa di mare, di tempeste, di freddo, di vento, ma anche di sole…prende un remo e inizia a camminare verso i monti. Ogni tanto incontra qualcuno che gli chiede ” dove vai con quel remo sulla spalla?” Ma lui in silenzio e sempre più convinto cammina sempre verso la montagna. Un bel giorno incontra un signore che gli dice: “dove vai con quel bastone sulla spalla?” Allora il Comandante si ferma ed esclama:” ECCO SONO ARRIVATO”…. Non è il mio caso. Buon vento a tutti Slt Benedetto M.

Benissimo Benedetto, Buon Vento allora

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Quanto consuma uno yacht da 30 metri?

Table of Contents

Consumo di carburante e costi

  • Utilizzando una chiatta: 15 litri di gasolio all’ora per una chiatta di 30 metri di larghezza.
  • Consumo di carburante per un catamarano: tra 3,50 e 30 litri all’ora e per passeggeri su imbarcazioni di 11 e 36 metri.
  • Consumo di un motociclo: 10 litri all’ora per un mezzo da 160 cavalli.
  • Quanto costa il carburante di uno yacht per un pieno: 270.000 euro, con considerazioni sulle rotte scelte.
  • Capacità del serbatoio della barca: 180.000 litri per una barca di 70 metri di lunghezza.

Costo e manutenzione

Prezzi degli yacht.

  • Costo di uno yacht da 50 metri: Aumenta per i superyacht di 24 metri o più.
  • 11,42 milioni di euro per yacht da 40 a 50 metri.
  • 24,15 milioni di euro per yacht da 50 a 70 metri.
  • 81,2 milioni di euro per yacht oltre i 70 metri.
  • Mantenimento di uno yacht da 100 metri: Può raggiungere circa 30.000€ o più.

Altri costi e prezzi

  • Dimensioni 15-18 metri: tra 700.000 e 1.000.000 euro.
  • Dimensioni 20-30 metri: tra 2.000.000 e 5.000.000 euro.
  • Stimati 12.000€ per alaggio e varo.
  • 10.000€ per la cura dei motori e altri costi di mantenimento.

Noleggio e caratteristiche

  • Varia in base alla taglia e al tipo di prestazione, dai 500 ai 20.000€ al giorno.
  • In media, per uno yacht di dimensioni modeste circa 12.000€ alla settimana.
  • L’Azzam, il più lungo, può contenere un milione di litri di carburante.

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COMMENTS

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